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IL cammino verso il governo di larghe intese è cominciato. Da qualche giorno il sindaco Dario De Luca ha avviato le consultazioni con le sigle presenti in consiglio comunale, almeno con quelle già sicure sul da farsi. Il centrosinistra, invece, ha chiesto ancora un po’ di tempo. Prima di proporre al sindaco una posizione – e magari qualche nome per il rimpasto di giunta in vista – dem e alleati vogliono chiarirsi le idee e trovare una sintesi tra posizioni diverse.
Ieri, nel frattempo, è toccato a M5S e Popolari per l’Italia portare a De Luca idee e proposte per quello che il primo cittadino ha chiamato «un governo di rinascita cittadina».
«Ora ho le spalle più forti», ha detto ieri De Luca durante una conferenza stampa sulle attività avviate nel settore turistico. «In questi primi mesi ho studiato e compreso la macchina amministrativa: adesso so cosa fare e soprattutto so che senza il gioco di squadra non si va da nessuna parte». Lo ha detto più volte: serve collaborazione, della politica, dei cittadini, della macchina amministrativa, degli altri livelli istituzionali. Ha chiesto stabilità, ed è per questo che si è appellato a tutte le forze presenti in consiglio per costruire un governo di larghe intese.
Difficile il contesto politico: consiglio a maggioranza di centrosinistra, governo sostenuto dal centrodestra. Con un ente che dovrà nei prossimi mesi fare i conti con il congelamento dei conti. Il dissesto finanziario, votato da una maggioranza trasversale alcune settimane fa, richiederà l’approvazione di un bilancio di previsione riequilibrato entro i prossimi due mesi. Nel frattempo una commissione liquidatrice si farà carico della massa debitoria (il disavanzo per il solo 2013 è stimato in 24 milioni di euro).
«In questa prima fase, di apprendimento per me che non avevo mai avuto esperienze politiche – ha evidenziato De Luca – ho compreso le cose che non vanno, ma adesso so dove intervenire. Le difficoltà ci sono, la montagna è molto alta, ma bisogna partire e bisogna farlo tutti insieme, perché da soli non si va da nessuna parte».
Ieri, nel corso dell’incontro con la delegazione Cinque Stelle, il consigliere Savino Giannizzari ha proposto l’istituzione di una commissione di garanzia e di controllo dell’operato dell’amministrazione: «Sarebbe un buono strumento per scoraggiare eventuali tentativi di mala gestione».
La sigla ha poi chiesto di rendere pubbliche «eventuali scorrettezze e cattive interpretazioni tecnico amministrative delle precedenti amministrazioni: dal recupero degli oneri non pagati da alcuni costruttori alle assunzioni dettate dalle logiche clientelari ed elettoralistiche».
I Popolari per l’Italia (in delegazione c’erano il consigliere comunale Franco Morlino, quello regionale Aurelio Pace e l’assessore Giovanni Salvia) hanno ribadito l’impegno alla collaborazione. La sigla, che ha sostenuto il sindaco fin dal primo turno, ha confermato fiducia anche all’assessore Salvia, che dovrà continuare a rappresentare il partito in giunta anche in caso di futuro rimpasto.
A proposito di larghe intese, anche Centro Democratico ha diffuso una nota. Emilio Candia, segretario cittadino del partito, ha richiamato ancora una volta gli alleati a una maggiore condivisione della strategia politica. L’auspicio, ha scritto, è per «un momento di condivisione generale dei singoli partiti a livello regionale ritenendo strategico il ruolo del Capoluogo di regione anche in relazione alle scelte che il governo e il consiglio regionale di Basilicata dovranno fare a sostegno dei progetti e delle idee di rilancio delle comunità locali, in primis della città di Potenza». Contemporaneamente si aspetta «maggiore energia nella risposta agli attacchi strumentali». L’invito è diretto anche a De Luca: «Sappia fare netta distinzione evitando di urlare e prendendo le distanze da chi dalla sua parte mina alle basi le ragioni del dialogo».

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