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VIBO VALENTIA – Il processo di riordino della rete ospedaliera è partito. E con proprio decreto – numero 101 del 5 luglio scorso, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Calabria dell’1 agosto – il presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti, nella sua qualità di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di  rientro dai disavanzi del settore sanitario in Calabria, ha preso atto del deliberato del 13 giugno precedente con il quale la commissione straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale ha ridisegnato la mappa dei posti letto, presidio per presidio e reparto per reparto, nel territorio di Vibo Valentia. 

Nei tre presidi ospedalieri della provincia resteranno 222 posti letto: 157 per Vibo (141 posti letto ordinari, 16 per day hospital o day surgery, oltre 39 letti tecnici); 40 per Tropea (32 posti letto ordinari, 8 per day hospital o day surgery, più 21 letti tecnici); 25 per Serra San Bruno (18 posti letto ordinari, 7 per day hospital o day surgery, più 9 letti tecnici). I posti letto tecnici sono 20 per la Pediatria e la Neonatologia a Vibo, 13 per l’astanteria di Nefrologia e dialisi, 6 per il Pronto soccorso. A Tropea, invece, sono 8 per Oncologia e 13 per Emodialisi. A Serra 9 tutti per Emodialisi. 

Vibo potrà contare sui ricoveri nei reparti di Cardiologia-Utic, Chirurgia generale, Malattie infettive, Medicina generale, Neurologia, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria con Neonatologia, Psichiatria, Rianimazione e Urologia. Solo posti letto tecnici per Nefrologia e dialisi. Oltre il Pronto Soccorso non si avranno più posti letto per Chirurgia d’urgenza, Oculistica e Otorinolaringoiatria. A Tropea, smantellate Cardiologia, Oculistica, Urologia, Dermatologia. Ad Oncologia ed Emodialisi rimangono i soli posti letto tecnici, mentre restano possibili i ricoveri in Chirurgia generale, Medicina generale (compresa medicina oncologica), Ortopedia e Traumatologia. A Serra resta pienamente attiva solo Medicina generale, oltre il Multidisciplinare diurno con 5 posti per day hospital. Stop definitivo, quindi, per Cardiologia, Chirurgia generale e Pediatria.

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