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MATERA – E’ ancora lì. Fermo nel suo abbandono e inquietante mentre sovrasta case e un bed & breakfast che si trova proprio ai piedi di una scalinata chiusa al passaggio  dalla Polizia municipale nei giorni scorsi.

La storia di Palazzo Zicari, tra  via S. Angelo  a via S. Giacomo, non è una novità.

Sviluppato su più livelli (i primi due di proprietà del Demanio e dunque di competenza dell’amministrazione comunale,  ndr.) e con una successione di proprietari che ne rende impossibile la ricostruzione storica, l’edificio è oggi ancora un pericolo per chi abita  nelle vicinanze.

Lorella Ruscigno parla a nome dei residenti della zona che continuano a vivere con questo Golem che incombe su tutti ormai da troppo tempo.

«Nei giorni scorsi ho chiesto a  Pio Acito, in qualità di disaster manager – spiega – di effettuare una ricognizione insieme ai vigili urbani.

Il sopralluogo è avvenuto qualche giorno dopo il crollo di vico Piave e ha portato alla chiusura della scala che collegava a via Duomo e ad una serie di misure che, ad oggi, lasciano sperare nella soluzione definitiva.

Dal Comune, infatti, fanno  sapere che proprio ieri è stato formalizzato l’incarico per poter svolgere lavori alla tettoia e ad alcuni locali interni.

Operazioni che verranno avviate in tempi brevi per porre finalmente in sicurezza l’edificio che da tempo desta serie preoccupazioni.

Già nel 2012, d’altronde, il verbale che fu stilato dai vigili del fuoco (intervento n.78 del 4 gennaio 2012 alle ore 13,07) nella relazione spiegava: «Visto lo stabile in questione, si riscontrava che era in una situazione fatiscente, il quale destava destava pericolo per l’incolumità pubblica, visto il contesto in cui si trova, pertanto si chiedeva la presenza di un tecnico comunale.

Sul posto – proseguiva la nota – giungeva il tecnico comunale architetto Gandi il quale ci autorizzava alla chiusura della strada sottostante al palazzo Zicari, via S. Giacomo angolo via S. Angelo; in seguito avrebbero provveduto con una messa in sicurezza dello stabile».

Dopo il sopralluogo dei giorni scorsi, Pio Acito conferma che la situazione, ad oggi,  è difficile e che il palazzo «Ha urgente bisogno  di essere puntellato. Nelle aree sottostanti ci sono abitazioni, c’è il passaggio pedonale verso il Musma e verso Le Dodici Lune.

E’ una situazione che non mi piace per niente – conclude Acito.

Le novità giunte ieri pomeriggio, a questo punto, potrebbero fornire elementi di  cauto ottimismo legati, però, a tempi di realizzazione che garantiscano una veloce vivibilità a quella zona, frequentata da numerosi turisti durante l’anno pe rraggiungere i Sassi e il Musma.

a.ciervo@luedi.it

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