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BRIENZA – Botta e risposta tra maggioranza minoranza sul questione del parco eolico che sta sorgendo nella zona sovrastante il castello Caracciolo.

Già lo scorso 23 novembre l’assessore regionale  all’ambiente, Aldo Berlinguer, si è detto  «preoccupato» per quelle pale  installate a Brienza e che  «obiettivamente risultano visibili da più punti di osservazione e rischiano di deturpare il paesaggio del castello Caracciolo e del borgo antico».

Sul parco eolico «il tono polemico – si legge in una nota del gruppo consiliare di maggioranza “Con noi vince Brienza” –    di certo non è utile alla risoluzione dei problemi di impatto paesaggistico e  ambientale che l’amministrazione Distefano con serietà e rigore sta affrontando in queste ore». Dichiarazione – in attesa che il Comune conosca gli esiti del sopralluogo voluto proprio da  Berlinguer  – che serve a rispondere alle accuse mosse dalla minoranza.

«La vicenda del Parco eolico di Brienza, dopo i nuovi elementi emersi   nell’ultima seduta di consiglio comunale  – ha dichiarato il consigliere di opposizione –  Francesco Pagano, richiede di non abbassare la guardia sui problemi di impatto paesaggistico ed ambientale perché ci sono ancora aspetti da chiarire» visto che la Regione   con deliberazione del 19 febbraio 2014 «ha rilasciato “giudizio favorevole di Compatibilità ambientale”». 

Pertanto sarebbe «sarebbe necessario evitare da una parte proteste generiche che non hanno motivazione perché l’impianto eolico produce entrate per le casse del Comune e rientra nella strategia dell’energia alternativa cosiddetta pulita, che è la strada da seguire rispetto al petrolio, e dall’altra una sottovalutazione di problemi che si ripercuoteranno per 20 anni sulla comunità brugentina». La soluzione proposta da Pagano sarebbe quella di avere «una visione   a 360 gradi che affronti i punti deboli e valorizzi i punti positivi attraverso l’impiego delle royalties a favore di progetti di restauro del castello Caracciolo e del borgo antico».

Purtroppo, Parco eolico a parte, «il castello che tutti vogliono tutelare è un contenitore culturale per il quale l’amministrazione comunale dimostra di non avere ancora idee chiare mentre ci sono segnali seri e rischi di degrado».

 

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