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Papa Francesco

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Papa Francesco nell’omelia nel giorno della Domenica delle Palme esorta a non abbandonare anzi di prendersi cura di viene lasciato solo

ROMA – «Ci sono popoli interi sfruttati e lasciati a se stessi; ci sono poveri che vivono agli incroci delle nostre strade e di cui non abbiamo il coraggio di incrociare lo sguardo; ci sono i migranti che non sono più volti ma numeri; detenuti rifiutati, persone catalogate come problemi. Ma ci sono anche tanti ‘cristi abbandonati’ invisibili, nascosti, che vengono scartati coi guanti bianchi: bambini non nati, anziani lasciati soli – che può essere tuo papà, tua mamma forse, il nonno, la nonna…-, ammalati non visitati, disabili ignorati, giovani che sentono un grande vuoto dentro senza che alcuno ascolti davvero il loro grido di dolore. E non trovano un’altra strada che il suicidio. Gli abbandonati di oggi, i cristi di oggi».

Così Papa Francesco nell’omelia nel giorno della Domenica delle Palme esorta i fedeli a non abbandonare chi viene lasciato solo ma anzi a prendersene cura.

«Dall’abbandono di Gesù deriva dunque per noi una richiesta. Quella di non lasciare solo nessuno, di non escludere nessuno perché i rifiutati e i soli sono ‘icone viventi’ di Lui» aggiunge il Santo Padre.

Francesco poi invita tutti a chiedere la grazia «di saper amare Gesù abbandonato e di saper amare Gesù in ogni abbandonato, in ogni abbandonata. Chiediamo la grazia di saper vedere, di saper riconoscere il Signore che ancora grida in loro. Non permettiamo che la sua voce si perda nel silenzio assordante dell’indifferenza. Non siamo stati lasciati soli da Dio; prendiamoci cura di chi viene lasciato solo».

In collaborazione con Italpress


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