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CATANZARO – Papa Francesco ha ricevuto in Udienza privata gli operatori ed i volontari delle 21 sedi del Banco Alimentare che operano in oltre 9 mila strutture sparse in tutta Italia. Dalla Calabria, sono giunti a Roma con ben 5 pullman, di cui solo tre per la provincia di Cosenza, oltre 350 persone, tra uomini e donne, che ogni giorno prestano la propria opera caritativa con fede ed amore verso quanti sono meno fortunati.

I rappresentanti nazionali del Banco hanno presentato la loro opera a Bergoglio, anche con l’ausilio di testimonianze dirette di quanti vi sono coinvolti e di chi riceve aiuto. Tra i calabresi è stata ascoltata anche la storia di Salvatore Barbagallo, l’imprenditore di Vibo Valentia che nella primavera del 2007 denunciò all’anti-racket i clan che gli chiedevano il pizzo. Oggi, senza casa e senza la sua azienda, vive anche grazie al sostegno della parrocchia e del Banco Alimentare.

«Il Banco Alimentare è stato istituito 26 anni fa – ha ricordato Gianni Romeo, direttore del Banco in Calabria – E’ il frutto di un incontro tra don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, e Danilo Fossati, patron della Star, che hanno voluto riproporre in Italia un’esperienza caritativa sull’esempio della Fondacion Banco de Alimentos di Barcellona». Dalla primavera del 1989 i volontari del Banco si sono centuplicati coprendo l’intero territorio nazionale e trovando, nel 1996 anche in Calabria ed a Cosenza terreno fertile per piantare le radici.

Il Banco alimentare della Calabria serve oggi circa 702 Enti socio-assistenziali, ed, in maniera sistematica e continua, aiuta oltre 135.000 persone indigenti a cui, solo nel 2014, sono state distribuite circa 5000 tonnellate di prodotti alimentari.

Questa opera è stata lodata da Papa Francesco che, dopo aver ascoltato le diverse testimonianze, ha detto: «Condividendo la necessità del pane quotidiano voi incontrate ogni giorno centinaia di persone. Non dimenticate che sono persone e non numeri, ciascuno con il suo fardello di dolore che a volte sembra impossibile da portare. Tenendo sempre presente questo, saprete guardarli in faccia, guardargli negli occhi, stringere loro la mano, scorgere in essi la carne di Cristo e aiutarli anche a riconquistare la loro dignità e a rimettersi in piedi. Vi incoraggio ad essere per i poveri dei fratelli e degli amici; a far sentire loro che sono importanti agli occhi di Dio. Le difficoltà che sicuramente incontrate non vi scoraggino; piuttosto vi inducano a sostenervi sempre più gli uni gli altri, gareggiando nella carità operosa».

«L’incontro con Papa Francesco – ha affermato Francesco Gerardo Falcone, Presidente del Banco Alimentare della Calabria – ha rappresentato per tutti noi un’occasione straordinaria per educarci di più e meglio alle risposte da dare al bisogno dell’uomo. I temi della povertà e dello spreco che tentiamo di affrontare, sono al centro dell’attenzione di Sua Santità. Egli ha indicato la strada maestra e noi, umilmente, cercheremo con tutte le nostre forze di seguirla. Dopo questa esperienza, che ci ha arricchito profondamente, proseguiremo nella nostra azione con maggiore impegno e determinazione».

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