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di Pietro Scognamiglio

In attesa di capire quali saranno le sorti del basket potentino, il mercato inizia a muoversi. La notizia rimbalza da fonti siciliane e – pur mancando ancora l’ufficialità – viene data in dirittura d’arrivo. Santiago Paparella lascia la Potenza ’84 (era in scadenza di contratto) per accasarsi ad Agrigento, in serie B, alla prestigiosa corte di coach Franco Ciani. Dopo le conferme già annunciate di Pennisi e Giovanatto, la società siciliana dimostra di non voler badare a spese pur di riconquistare la Legatre. Santiago Paparella, lo ricordiamo, a Potenza non è stato di passaggio. C’è la sua firma sulla promozione in B1 del 2007 – indimenticabili le quattro sfide della finale contro Ruvo – come anche sulla salvezza da matricola al piano superiore, arrivata sempre sotto la guida tecnica di Giampaolo Di Lorenzo. Poi una stagione a Montecatini prima dell’ultima annata di A Dilettanti, iniziata a Rieti dove però il trentenne di Buenos Aires non ha lasciato il segno. Santiago lascia il Lazio e torna a Potenza, rinforzando l’organico di coach Trullo che mancava di un play di ruolo. Non bastano però i suoi canestri e la sua lucidità in regia a consolidare una barca che prende acqua da più parti. Paparella è assoluto protagonista del filotto di sette vittorie consecutive centrate dai bianconeri con il cambio in panchina (il vice Di Tommaso subentra a Trullo), ma l’entusiasmo è effimero. La Publisys non ce la fa, penalizzata dalla tagliola regolamentare delle otto retrocessioni ma soprattutto da una squadra costruita spendendo un bel po’ di soldini, senza colmare però gravi lacune. Per Paparella 14 punti e 3 assist di media in 25 presenze. Sicuramente uno dei meno colpevoli.

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