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CATANZARO – Le persone indagate nell’inchiesta denominata «Wind farm», dal nome del parco eolico di Isola Capo Rizzuto (Kr) attorno al quale ruota l’attività della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e della Guardia di Finanza che sta svolgendo le indagini, sono: Pasquale Arena, 59 anni, dirigente del Comune di Isola Capo Rizzuto, fratello di Carmine – assassinato nell’ottobre 2004 in un agguato di stampo mafioso -, Nicola Arena, 75enne ritenuto capo storico del clan crotonese, Nicola Arena, 48enne cugino di Pasquale, Carmine Megna, Martin Josef Frick, committente dei lavori per la realizzazione del parco eolico, rappresentante legale della società «Vent1 Capo Rizzuto srl». Roberto Gobbi, ed il figlio di quest’ultimo, Maximiliano Gobbi, Giovanni Maiolo, Fabiola Valeria Ventura, Martin Zwichy, amministratore della società di diritto elvetico «Beteiligungs-Pool fur Energieund Umwelt ag». Salvatore Nicoscia; i componenti del Nucleo di valutazione impatto ambientale della Regione Calabria (Nucleo Via) Giuseppe Graziano, Salvatore Curcio, Antonino Genoese, Vincenzo Iacovino, Giovanni Misasi, Vittoria Imeneo, Egidio Michele Pastore, Luciano Pelle, Annamaria Ranieri, Domenico Vasta, Massimo Zicarelli; Giuseppe Ferraro, presidente della «Conferenza di servizi» per il rilascio dell’Autorizzazione unica per l’impianto eolico; Carmelo Misiti, dirigente del Settore numero 2 del Dipartimento Attività produttive della Regione Calabria; Stefano Colosimo, ingegnere progettista per conto della «Vent1 Capo Rizzuto srl». Claudio Felicetti, direttore dei lavori per conto della «Vent1 Capo Rizzuto srl». Hans Dieter Kettwig, rappresentante legale della stabile organizzazione in Italia della società Enercon Gmbh, impresa esecutrice dei lavori per conto della Ventuno Design Gmbh, costruttore del parco eolico; Ludwig Nyhuis, Francesco Rocca, Antonio Aloe, Agostino Biondi, responsabile del settore Urbanistica del Comune di Isola Capo Rizzuto.

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