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A tavola, sulle Dolomiti o per cascate. Clima permettendo, riecco la due giorni in cui riconciliarsi con la tavola e con la natura, oltre che con la spiritualità. La Pasqua e il Lunedì dell’Angelo nel comprensorio delle Dolomiti Lucane è un “must”.

Non è casuale – sottolinea il Centro Studi Turistici Thalia – che sono sempre più numerosi gli operatori turistici che propongono e commercializzano l’itinerario abbinato Matera-Dolomiti Lucane.

Il target di riferimento è lo stesso: il turista che predilige le bellezze storico-monumentali ed ambientali e che chiede una vacanza “sensoriale” in grado di provocare sensazioni ed emozioni visive e di gusto. Un abbinamento vincente che produce un turismo di ritorno con il “passa parola” dell’esperienza vissuta che richiama nuovi flussi di visitatori incuriositi e smaniosi di provare e “assaporare” i piatti della cucina povera contadina. Specie per Pasquetta l’appuntamento a tavola è in agriturismo più che al ristorante.

«A “nobilitare” la cucina contadina lucana secondo le specifiche tipicità di menù locali delle diverse aziende agrituristiche della regione – sottolineano da Thalia – ci sono la tradizione e la manualità di tante titolari di aziende agrituristiche dove si mangia “sano” e “bene” pur in assenza di stelle o cappelli di cuochi delle più prestigiose guide. Sono piatti che qualsiasi donna può imparare direttamente in agriturismo dove troverà le titolari fortemente motivate dalla passione e disponibili a dare lezioni».

Nel territorio di uno dei borghi più belli d’Italia (Castelmezzano, sede dell’attrattore turistico del Volo dell’Angelo fino a Pietrapertosa), come in tutte le strutture del posto, si rinnova ogni anno la proposta di vacanza pasquale. Gusto, natura e sport estremi si mescolano , alle falde della foresta naturalistica del Parco – che punta su nuovi servizi che si saldano alla tradizionale ospitalità contadina e alla buona tavola dei piatti con prodotti rigorosamente aziendali. Per gli amanti delle escursioni ci sono i percorsi delle Dolomiti Lucane, mentre per i curiosi la fattoria didattica propone percorsi sulla pasta fatta in casa e sulla scelta delle verdure dall’orto.

Spesso il valore aggiunto è dato dall’aver ripristinato antiche costruzioni, restaurandole per renderle uno scrigno di sapienza manuale e sapori antichi. Piatti nobili o popolari, declinazioni moderne della cucina contadina ma sempre e comunque autentici perché seguono le stagioni e i frutti che la terra ci dona. Immancabili i peperoni cruschi di Senise. «La qualità dei prodotti che imbandiscono le tavole delle nostre aziende – spiega Matilde Iungano, Donne In Campo-Cia Basilicata – si conferma il vero traino di queste festività. La voglia di condividere Pasqua con i propri cari grazie all’ottimo rapporto qualità prezzo proposto dagli agriturismi locali permette di assaporare i gusti della tradizione senza grossi sacrifici economici con in più quei sapori unici e così diversi da azienda ad azienda».

La Coldiretti fornisce anche le cifre del fenomeno: sono circa trecentomila gli italiani in agriturismo nel giorno di Pasqua, tipologia di vacanza scelta in misura crescente perché offre l’opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti.

E’ quanto stima la Coldiretti, sulla base delle previsioni dell’associazione agrituristica Terranostra, nel sottolineare che la scelta di vacanze brevi o di semplici gite fuori porta favorisce la campagna, per mangiare, per fare un scampagnata o per fermarsi più giorni all’insegna del relax. Si torna a scegliere il viaggio a breve raggio anche da realizzare in giornata mentre scendono le presenze degli italiani in Hotel e Pensioni secondo Federalberghi ed i ristoranti fanno segnare un calo dell’11 per cento rispetto allo scorso anno secondo la Fipe. Anna Maria Piccirillo, titolare di un agriturismo lucano, commenta positivamente l’andamento del periodo.

“Da tempo ormai abbiamo il tutto esaurito, sia per quanto concerne la ristorazione che i pernottamenti, per periodi anche medi e con vacanzieri di fuori regione, soprattutto pugliesi e campani. Un forte impulso ci è stato dato dal passaparola”. Secondo Irene Gallipoli, “la vicinanza di Matera ci aiuta relativamente, in quanto il turismo mordi e fuggi di questo periodo di crisi non favorisce i pernottamenti, o al più i clienti si orientano sui bed & breakfast per risparmiare. Il nostro lavoro è quindi costante nel tempo, con picchi soltanto in estate, legati al turismo balneare e agli attrattori dell’entroterra. A mio avviso si deve ancora lavorare molto dal punto di vista dell’offerta turistica integrata e di un maggiore legame città-campagna”.

Per il presidente regionale di Terranostra Basilicata Gennaro Mecca «la scelta della vacanza in agriturismo è anche dettata dalla capacita delle nostre strutture di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo, affiancate dal soddisfacimento della domanda di servizi aggiuntivi, dai programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, alle attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura. Le previsioni meteo infauste non hanno certo aiutato le prenotazioni. I clienti hanno una ulteriore possibilità – conclude Mecca – quella di acquistare i prodotti nei tanti punti vendita Campagna Amica sparsi sul territorio, portando a casa propria la genuinità dei posti e delle tradizioni sperimentate».

La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto il consiglio è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it. E’ disponibile anche la nuova App di Terranostra, scaricabile gratuitamente, che fornisce tutte le informazioni sull’agriturismo prescelto. Senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile.

Il binomio tavola-escursioni è un altro must del ponte pasquale: con le festività, infatti, riprendono le attività e le escursioni alle cascate di San Fele, nel Vulture. Per il giorno di pasquetta, l’appuntamento è alle ore 9,30 in corso Vittorio Emanuele (vicino Tamoil): è prevista l’escursione di turisti provenienti da Brindisi e da altre località di Basilicata e fuori regione, oltre che dal Club Camperisti del Salento, composto da 15 camper che arrivano a San Fele oggi, giornata di domenica di Pasqua.

Per i più tradizionalisti, non resta che puntare su Rifreddo e Monticchio. Se poi Giove Pluvio sarà d’aiuto, una tappa a Maratea sancirà ufficialmente l’inizio della stagione che conduce all’estate.

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