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POLICORO – Giuseppe Fioroni, deputato del Partito democratico nonché leader della corrente interna ad esso, “Quarta fase”, che raccoglie i moderati e i cattolici del Pd, martedì scorso è stato nel materano accompagnato dal suo amico, il senatore Carlo Chiurazzi, per recepire le istanze del mondo politico e sindacale del territorio, nonché per tenere alcuni incontri con i cittadini ed elettori in alcune realtà dove domenica e lunedì prossimo si voterà per le amministrative.
Tutto nella norma, ad accompagnare i parlamentari c’era anche il capogruppo consiliare alla Regione, Vincenzo Viti, nonché la presidente lucana del Pd, Pasquina Bona. Ma non è sfuggito all’occhio del cronista il fatto che sia a Scanzano che a Pisticci, seduto vicino al collega Viti, ci fosse anche il consigliere regionale, Vincenzo Santochirico. Ex democratico di sinistra, ed ex sostenitore, una volta nato il Pd, della mozione Veltroni prima e della mozione Bersani poi, Santochirico e il suo gruppo lo scorso novembre ha preso letteralmente le distanze dall’area di partito che alle primarie ultime ha eletto quale segretario nazionale Pierluigi Bersani e quale segretario regionale, Roberto Speranza.
In pratica hanno dato vita a “Partecipazione democratica” una sorta di “isola neutra” all’interno del partito. Tutta da ricollocare. Santochirico da tempo ha iniziato un dialogo con l’area Fioroni grazie anche ai buoni rapporti con il suo capogruppo Viti. Certo è che se l’avvicinamento con Fioroni e quindi con Chiurazzi e Viti dovesse un giorno trovare l’ufficialità, la cosa determinerebbe un nuovo assetto interno al partito. E la cosa potrebbe forse influire anche sulle dinamiche future: rimpasto nella giunta regionale e provinciale, assegnazione di incarichi sub – istituzionali, candidature al Parlamento, ecc. Certo è che Chiurazzi, se così fosse, potrebbe contare sul sostegno di due consiglieri regionali su quattro del materano.
Gli altri due sono Luca Braia, vicino alla senatrice, Maria Antezza e Pinuccio Dalessandro, vicino al senatore Filippo Bubbico. Si vedrà. E’ inutile nasconderlo, l’ex vice presidente della giunta regionale, con delega all’Ambiente, cariche che aveva ricoperto nella seconda metà della scorsa legislatura, dopo la rielezione in consiglio regionale, al secondo posto dopo Luca Braia (la cui mozione Franceschini, è stata ristorata con la nomina di Erminio Restaino nella giunta regionale) si attendeva la riconferma tra i banchi del governo lucano.
Così non è stato. A nulla gli è servita la consolazione che ad escluderlo sarebbe stato il metodo del rinnovamento totale della squadra assessorile, per cui chi aveva fatto parte della giunta nella legislatura precedente non ha potuto far ingresso in quella in corso. Da allora Santochirico ha iniziato un percorso solista, nonostante la ricomposizione della mozione congressuale regionale, cosiddetta Bersani 1, nell’occasione della candidatura del neo segretario provinciale, Pasquale Bellitti, che ricordiamolo, nella fase propedeutica all’elezione di Roberto Speranza a segretario regionale, avvenuta un anno fa, era imperniata su due liste nel materano: quella ispirata e promossa proprio da Santochirico e quella vicina alle posizioni del senatore Filippo Bubbico.
A Santochirico ed a Viti si andrebbe ad aggiungere anche il consigliere regionale di Potenza, Gennaro Straziuso, vicino al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, altro fioroniano doc.

Pierantonio Lutrelli

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