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UNA filiera corta marchiata Basilicata.  Parlare di “pesce lucano” sulle tavole dei consumatori non è più utopistico. Basta crederci e investire nel settore pur avendo, per chi dovrà recitare la parte  più importante e finale del progetto, il mare distante oltre 50 chilometri. Esattamente partendo dalla zona industriale di  Matera a borgo La Martella dove l’azienda Derado ha messo in piedi un vero e proprio “controsenso territoriale” visto che si parla di preparazione e lavorazione di pesce fresco,  ma con alcuni accorgimenti che si sono rivelati  il cosiddetto “uovo di Colombo” perchè commercializzare un prodotto porzionato e già pronto al consumo consente di abbattere i costi agli addetti alla preparazione tra cui spiccano gli enti come Ospedali e mense pubbliche e private. Tutto,  puntando  sulla collaborazione di altre aziende lucane,  tra cui l’allevamento ittico di Luigi Mangino a contrada Piano del Greco di Tito Scalo e non solo. “E’ uno dei progetti che stiamo portando avanti-spiega Massimo De Salvo, responsabile commerciale della Derado-e che ci inorgoglisce, essendo la nostra un’azienza con radici lucani  molto forti». In effetti, le origini dell’azienda De Salvo sono di Chiaromonte, ma l’attività è nata a Matera dove si sono trasferiti quasi cinquant’anni fa investendo nel “Freddo” e ora proseguendo anche con il prodotto fresco.

  Un progetto che coinvolge la Regione Basilicata ed include l’azienda di Luigi Mangino. «Una filiera corta tutta lucana è l’obiettivo a cui puntiamo e in cui crediam- conclude Massimo De Salvo- e siamo pronti ad aderire a chiunque voglia sostenere queste nostre idee».

La Derado è una branca dell’azienda De Salvo che a Matera commercia e distribuisce prodotti surgelati e gelati,  ma che grazie all’avvento delle cosiddette forze fresche subentrate ai pionieri  Raffaele e Franco De Salvo,  hanno messo in pratica un concetto di servizio di “pesce lucano” che comprende  produzione,  lavorazione e distribuzione,  in virtù di attrezzature all’avanguardia  ed autorizzazioni specialistiche di cui la Derado dispone,  in un discorso lungimirante e imprenditoriale di ottimo livello visto che le unità lavorative impegnate sono sempre in crescita, come pure la voglia di promozionare il territorio d’origine. “Noi siamo dei piccoli produttori-afferma Luigi Mancino del’omonima azienda di Tito-che però contano sull’alta qualità del prodotto ed una filiera corta abbatterebbe i costi e permetterebbe di avere una commerciabilità verso il consumatore facendo crescere aziende lucane che credono in quello che fanno. Noi lavoriamo in un habitat naturale per le trote, perchè è un torrente sorgivo da cui attingiamo acqua con tutti i controlli specifici e obbligatori a salvaguarda dell’origine e della qualità. Una cosa in cui crediamo molto e le proprietà delle Trote a tavola sono davvero tante, nonostante sia un prodotto di acqua dolce. La Trota ha un bassissimo contenuto di colesterolo ed è ricchissima di Omega 3 , che depone a favore del suo consumo nelle diete atte a contrastare il colesterolo, inoltre nelle donne in stato di gravidanza aiuta a proteggere il futuro pargolo da asma ed allergie”. Un prodotto sano e gradevole ora a portata di un contatto telefonico, grazie  progetto che può svilupparsi in virtù di attrezzature a norma e all’avanguardia che consentono di trattare le trote, o qualsiasi altro pesce, in maniera da renderlo fruibile e appetibile al consumatore attuale che ha difficoltà nel renderlo immediatamente da cucinare e consumare.  Massimo, Stefania e Giosuè De Salvo, soci della Derado di Matera,  lavorano alla crescita di un offerta specialistica e di qualità che consente di far distinguere aziende lucane che producono e distribuiscono un prodotto “made in Basilicata” come hanno testimoniato le telecamere Rai di Linea Blu nei giorni scorsi.

r.carpentieri@luedi.it

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