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E’ PARTITO a fine luglio il Piano per l’edilizia scolastica annunciato dal Governo. Interventi di piccola manutenzione in oltre 7.700 plessi. Il Miur lo ha annunciato con una nota, specificando che da subito partirebbero i primi interventi di “piccola manutenzione per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici”. Per rendere le #scuolebelle, questo il titolo del progetto, è previsto, sul 2014, un finanziamento di 150 milioni, 9,7 dei quali per la Basilicata. E’ disponibile sul sito www.istruzione.it l’elenco completo delle istituzioni scolastiche interessate quest’anno, per un totale di 7.751 plessi (dato aggiornato al 18 luglio).

Il Miur verserà gli importi direttamente alle scuole e saranno poi i Dirigenti scolastici ad ordinare i lavori, attraverso gli appalti Consip, o ricorrendo ai vecchi appalti, dove quelli nuovi non sono ancora stati attivati. Con il passare dei giorni, però, è emerso che gli appalti potranno partire sono nelle scuole che hanno già in corso i contratti per le pulizie. Tutte le altre dovranno consorziarsi in rete. Con quali risorse umane e finanziarie non si sa. Si complica giorno dopo giorno la procedura per dare avvio al progetto. Gli interventi che dovranno essere realizzati a cura delle stesse scuole sono vincolati alle ditte specializzate aderenti alla Consip. Tutte le altre istituzioni scolastiche per le quali sono stati stanziati i fondi, ma che non hanno in atto contratti di pulizia dovranno attendere ulteriori istruzioni ai rispettivi Uffici regionali e prendere opportuni accordi (quali non è ancora precisato) con gli uffici tecnici dei Comuni interessati. Alcuni Ufficio scolastici regionali già hanno anche chiarito che per dare il via agli appalti dovranno essere costituite apposite reti di scuole. Anche in questo caso non è ben chiaro con quali risorse umane e finanziarie si potrà perseguire il pur nobile intento di creare reti di scuole per gestire l’intera operazione. Quindi, pare che al Ministero abbiano le idee alquanto confuse. Un caos all’italiana insomma.

a.corrado@luedi.it

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