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LAMEZIA TERME – Operazione antidroga “Piazza pulita”. Il commissariato di Lamezia Terme e della Squadra Mobile di Catanzaro con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia ha notificato un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di 9 giovani lametini di cui sei finiti agli arresti domiciliari e tre con l’obbligo di dimora. Emessi anche quattro avvisi di garanzia.

Tutti sono indagati per avere, a vario titolo, organizzato una rete di spaccio di sostanza stupefacente di vari tipi di canapa indiana e poiché detenevano, vendevano o offrivano sostanze stupefacenti a diversi assuntori che frequentavano i locali del centro storico di Lamezia Terme ed in particolare Piazza Mercato Vecchio, rivelatasi area di catalizzazione delle attività illecite.

Le indagini di carattere tecnico, effettuate la scorsa estate, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, costituiscono la prosecuzione delle attività investigative sfociate il 29 luglio 2015 nell’operazione “Boomerang” con cui erano stati individuati e arrestati altri 9 ragazzi lametini ritenuti responsabili di spaccio.

Agli arresti domiciliari firmati dal gip Emma Sonni su richiesta del pm Santo Melidona sono finiti: Vincenzo Strangis 21 anni, Alex Morelli, 21 anni: Antonio Torcasio, 18 anni; Davide Cosentino, 21 anni: Ivan Di Cello, 21 anni, Francesco Cerra 26 anni (già in carcere per l’operazione “Boomerang” – LEGGI). L’obbligo di dimora è stato disposto per Alfonso Calfa, 22 anni, Pino Esposito Isac,18 anni e per Smeraldo Davoldi, 22 anni. 

L’impianto investigativo ricostruito dal personale della Sezione Investigativa del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme è stato pienamente accolto dalla Procura della Repubblica e dal Gip presso il Tribunale che ha emesso i provvedimenti restrittivi.

Tutti gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio in concorso di sostanza stupefacente di vari tipi di canapa indiana (skunk, orange, albanese e jack erer) poiché detenevano, vendevano o offrivano sostanze stupefacenti a diversi assuntori che frequentavano i locali del centro storico di Lamezia Terme ed in particolare Piazza Mercato Vecchio, rivelatasi area di catalizzazione dello spaccio.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica completano il quadro indiziario già emerso dall’indagine “Boomerang” portata a termine il 29 luglio scorso con l’arresto di altre 10 persone tra cui Francesco Cerra che, una volta finito in carcere a luglio scorso, sarebbe stato “sostituito” nello spaccio da Vincenzo Strangis. Dalle successive attività di intercettazioni telefoniche svolte nei mesi estivi emergeva la divisione dei ruoli e ripartizione dei compiti degli indagati che avrebbero assunto il pieno controllo dello spaccio di vari tipi di droghe leggere nella centrale Piazza Mercato, piena di locali e frequentata anche dai giovanissimi.

Dalle indagini è emerso la particolare diffusione tra i giovanissimi lametini di droghe leggere particolarmente pericolose per l’elevata concentrazione di principio attivo , tale da aumentare sensibilmente gli effetti dello sballo , in particolare dello “skunk”. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati in più occasioni numerosi dosi di kashish e marijuana, alcuni bilancini e “tritini”.E’ emerso come in un’occasione uno dei locali della Piazza gestito da Davide Cosentino, sarebbe stato utilizzato come luogo di deposito della droga destinata agli avventori degli altri locali. Alcuni degli indagati erano anche assuntori di droga.

Nel corso della conferenza stampa tenuta dal procuratore della Repubblica di Lamezia, Domenico Prestinenzi e dal dirigente del commissariato di Lamezia, Antonio Borelli, è stato spiegato che alcuni residenti di Piazza Mercato, si erano recati in commissariato per segnalare la presenza di spacciatori.

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