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Crotone, 4 gen. (Adnkronos) – I carabinieri della Stazione di Isola Capo Rizzuto hanno arrestato un operaio romeno di 28 anni per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e del figlio di due anni. E’ stata la moglie a presentarsi, col figlioletto in braccio, in caserma per riferire di essere stata aggredita a schiaffi e pugni, mostrando ai militari i segni della violenza. La donna ha riferito di subire questo comportamento da circa tre anni e non si è arrestato nemmeno con la nascita del figlio. 
Anzi, l’uomo ha continuato a picchiare la moglie anche in presenza del bambino appena nato. Lei non ha mai chiesto aiuto nè si è fatta curare per paura delle ritorsioni. La situazione è degenerata da un paio di mesi, quando l’uomo ha perso il lavoro e torna a casa spesso ubriaco. Ieri l’ultima violenta aggressione. La donna, rientrando a casa, si è accorta che il marito aveva portato il piccolo in campagna anzichè farlo riposare come di consueto. 
Lui è tornato a casa dopo una telefonata di rimprovero e ha iniziato a dargliele di santa ragione, incurante del fatto che il figlio fosse in braccio alla madre. Anche lui è stato colpito nella foga. La donna è finita a terra perdendo i sensi, con la maglietta strappata, ed è stata soccorsa da una connazionale. E’ stato dopo essersi ripresa che ha maturato la decisione di rivolgersi ai carabinieri facendo arrestare il marito. 

CROTONE – I carabinieri della Stazione di Isola Capo Rizzuto hanno arrestato un operaio romeno di 28 anni per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e del figlio di due anni. E’ stata la moglie a presentarsi, col figlioletto in braccio, in caserma per riferire di essere stata aggredita a schiaffi e pugni, mostrando ai militari i segni della violenza. 

 

La donna ha riferito di subire questo comportamento da circa tre anni e non si è arrestato nemmeno con la nascita del figlio. Anzi, l’uomo ha continuato a picchiare la moglie anche in presenza del bambino appena nato. Lei non ha mai chiesto aiuto nè si è fatta curare per paura delle ritorsioni. La situazione è degenerata da un paio di mesi, quando l’uomo ha perso il lavoro e torna a casa spesso ubriaco. Ieri l’ultima violenta aggressione. La donna, rientrando a casa, si è accorta che il marito aveva portato il piccolo in campagna anzichè farlo riposare come di consueto. 

Lui è tornato a casa dopo una telefonata di rimprovero e ha iniziato a dargliele di santa ragione, incurante del fatto che il figlio fosse in braccio alla madre. Anche lui è stato colpito nella foga. La donna è finita a terra perdendo i sensi, con la maglietta strappata, ed è stata soccorsa da una connazionale. E’ stato dopo essersi ripresa che ha maturato la decisione di rivolgersi ai carabinieri facendo arrestare il marito. 

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