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POTENZA – Aggredito, picchiato e derubato della pensione sua e della moglie – 800 euro in tutto – in pieno giorno a rione Cocuzzo.
Ieri mattina un anziano di nome Vittorio è uscito di casa e si è recato nel vicino ufficio postale per ritirare, come fa ogni mese, la sua pensione e quella della moglie.
Con gli 800 euro nel portafoglio ha poi fatto ritorno verso casa: una palazzina poco distante dall’Ufficio postale.
L’anziano ha aperto il portone, è entrato e mentre attendeva l’arrivo dell’ascensore è stato aggredito alle spalle da due giovani di nazionalità italiana: uno con in testa un cappellino mentre l’altro indossava una maschera sul volto.
I due che o conoscevano le abitudini dell’anziano o che l’hanno seguito hanno spintonato l’uomo dentro l’ascensore dove l’hanno cominciato a malmenare. Per non essere visti da nessuno hanno fatto sì che l’ascensore si fermasse al piano dove un tempo c’erano i porticati. Una zona praticamente chiusa alla visuale e dove non passa quasi mai nessuno. E proprio sotto i porticati i due hanno picchiato l’anziano e dovo averlo scaraventato a terra gli hanno rubato gli 800 euro e anche il libretto postale. Poi si sono dileguati nel nulla.
L’uomo nonostante l’aggressione subita ha avuto la forza di gridare e di chiedere aiuto. Richiesta udita da qualche passante che ha subito telefonato alle Forze dell’ordine – l’uomo avrebbe fornito per quanto possibile l’identikit dei suoi aggressori – e il Basilicata soccorso.
Il personale del 118 ha trasportato l’anziano al San Carlo per le cure del caso.
E su quanto accaduto a rione Cocuzzo è intervenuto è intervenuto il consigliere comunale del gruppo “Liberiamo la città”, Mario Guarente.
«Utilizzare prove di forza, in genere, ma in misura maggiore contro un anziano indifeso è un atto meschino e da imbecilli – ha dichiarato il consigliere comunale – Picchiato per cosa? Per rubargli la pensione, sudata dopo anni di duro lavoro. È facile derubare il sacrificio degli altri». Un episodio gravissimo, questo, «che mi sento di condannare senza scrupoli di coscienza, perché la vigliaccheria e la pochezza morale di chi decide di realizzare un simile gesto ai danni di una persona anziana, non merita giustificazione alcuna». Pertanto «Invito il sindaco e il comandante della Polizia Locale, pertanto, a porre in essere tutte le misure necessarie a scongiurare che simili episodi si ripetano ripristinando, magari, anche la figura del ‘poliziotto di quartiere’ e intensificando i controlli nei pressi degli obiettivi sensibili (Poste, Bancomat, e simili) nei giorni in cui gli anziani si recano per prelevare la tanto agognata pensione». E’ indispensabile «che l’amministrazione faccia sentire forte la sua presenza sul territorio e che tuteli, in modo particolare, le fasce più deboli e vulnerabili della società».

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