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REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza di Roccella Jonica, dopo alcuni complessi accertamenti ha fatto luce sulle cause del fallimento di una società di Grotteria che operava nel settore della commercializzazione di animali vivi e di carne macellata. Le indagini, in particolare, hanno riguardato la condotta di alcuni imprenditori della vallata del Torbido, sempre nel reggino.

Cinque persone, pertanto, sono state segnalate all’autorità giudiziaria per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e associazione a delinquere. Secondo gli inquirenti gli autori della presunta condotta fraudolenta, avevano costituito una nuova società, che operava sempre nello stesso settore commerciale ed avevano escogitato un meccanismo, semplice ma efficace, per truffare i fornitori di animali vivi e carne macellata. Nella fattispecie, avrebbero dirottato gli acquisti di merce effettuati dall’impresa che era destinata consapevolmente al fallimento, verso la nuova impresa che ne ha curato invece la distribuzione. I fornitori, società con sedi sia in Italia che in Europa, hanno così subito una perdita reale di capitali quantificata in circa 3 milioni di euro e, ignari di quanto stesse accadendo, non hanno potuto fare alche che insinuarsi nel passivo del fallimento per i crediti vantati, non potendo nemmeno contare su un possibile recupero del credito poichè l’azienda con la quale avevano intrattenuto i rapporti commerciali era priva di «attività» cioè di beni mobili e immobili, attrezzature o altro. L’esame della documentazione contabile disponibile, ed il riesame di indagini eseguite in passato, hanno pertanto avvalorato la tesi degli investigatori e cioè che si sia trattato di un vero e proprio fallimento «pilotato». 

 

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