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E’ scomparso ieri sera, all’età di 86 anni, Nicola Cataldo, personalità di spicco della politica regionale. Avvocato, onorevole, sindaco di Pisticci, ha dedicato una vita alla militanza nel Pci, con la cui lista era stato eletto per la prima volta in seno al consiglio comunale di Pisticci nel 1952. In quella carica verrà riconfermato ben altre 8 volte, ininterrottamente fino alle elezioni del 1990.  

Per quattro volte Nicola Cataldo è stato sindaco del comune di Pisticci: dal 1952 al 1956, dal 1960 al 1963, dal 1975 al 1980 dal 1993 al 1995. Tre, invece, le elezioni alla prestigiosa carica di Deputato alla Camera: nel 1963, nel 1968 e nel 1972. Venne eletto anche in seno al consiglio regionale di Basilicata quando, ancora onorevole, dovette rinunciare per incompatibilità. 

Cordoglio del sindaco di Pisticci, Vito Di Trani: «Esprimo a nome mio, e dell’intera Amministrazione comunale, profondo cordoglio e vicinanza ai familiari. 
L’onorevole avvocato Nicola Cataldo è stato protagonista della politica nazionale, regionale e pisticcese in un momento nel quale la politica era impegno quotidiano al di fuori della ribalta mediatica, era elaborazione e capacità di dare rappresentanza alle istanze dei cittadini.

Con l’onorevole Cataldo, scompare un pezzo rilevante della storia pisticcese. Avanguardia del Partito Comunista Italiano nel periodo della lotta per le terre e proprio perché accusato di essere organizzatore di quelle lotte fu tradotto in carcere per sei mesi assieme ad altri dirigenti comunisti. Fu eletto sindaco giovanissimo la prima volta, poi eletto alla Camera dei Deputati per te legislature (IV, V e VI – dal 1963 al 1976) dove non ha mai fatto mancare il suo contributo e dove è stato Segretario della XII commissione Industria e Commercio, artigianato e commercio estero. Nella sua veste di parlamentare, l’on. Nicola Cataldo è stato promotore di 49 progetti di legge ed è intervenuto 89 volte.

Personalità carismatica dalle grandi capacità politiche e strenuo difensore dei valori della Costituzione e della democrazia, si è dedicato sempre con impegno ai ruoli istituzionali dando prova di saper interpretare i tempi attraverso atti amministrativi e proposte di legge, molte delle quali contemplavano agevolazioni per le classi sociali più deboli».

 

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