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MA la paventata chiusura dei tre reparti di Villa d’Agri è solo una delle conseguenze derivanti dall’entrata in vigore, dal prossimo 26 novembre, della nuova normativa europea sui turni di lavoro nei reparti ospedalieri.

Che ha spinto l’Asp a comunicare per delibera la chiusura di diversi reparti. Un vero e proprio terremoto nella sanità lucana. «Un’emergenza» la definisce il presidente Pittella che ieri mattina ha annullato tutto gli impegni per incontrare d’urgenza i direttori generali delle aziende sanitarie, del San Carlo e del Crob di Rionero.

«Si rischia il collasso», è l’allarme della Funzione Pubblica della Uil. A mettere seriamente a rischio molti dei servizi ospedalieri e ambulatoriali attualmente garantiti sul territorio regionale è la normativa Ue, recepita dall’Italia lo scorso anno, che entrarà in vigore il prossimo 26 novembre. E che detta nuove norme in materia di organizzazione dei turni di lavoro: ogni lavoratore dovrà beneficiare, dopo ogni turno di lavoro, di un periodo minimo di riposo di undici ore consecutive. E in ogni caso la durata media dell’orario di lavoro settimanale non dovrà superare le 48 ore, straordinario compreso. Ne deriva una inevitabile riorganizzazione dei servizi ospedalieri. Con la concreta possibilità, in molti casi, che non potranno essere garantire i volumi e le tipologie delle prestazioni sanitarie attualmente erogati. «Solo in Basilicata, per garantire gli attuali livelli di servizio – spiega la Funzione pubblica della Uil – servirebbero immediatamente otto milioni di euro per assumere il personale mancante che consentirebbe di rispettare la suddetta norma».

E il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, è intervenuto ieri per dire: «Fermarsi per ripartire è utile, è responsabile. Nei giorni scorsi, nei mesi scorsi nelle sedi politiche e istituzionali avevamo chiesto di fare una profonda riflessione sulla sanità lucana. In occasione del confronto sui tagli dei posti letto – ha aggiunto – avevamo sostenuto che era necessario fare scelte per mettere in equilibrio diritti, qualità delle prestazioni, unità territoriale, sostenibilità economica. In queste ore, anche a seguito dell’applicazione della disciplina che riguarda l’orario di lavoro dei medici, le aziende sanitarie hanno fatto delle scelte che stanno provocando tensioni e reazione».

Le «soluzioni» individuate dalla giunta regionale saranno discusse in una riunione con i consiglieri della maggioranza di centrosinistra fissata per domani, a Potenza. 

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