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«IL MINISTRO dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, che ho incontrato questo mattina presso il Centro di Ricerche Enea a Trisaia di Rotondella, mi ha confermato che a seguito della posizione assunta dai vertici della Regione e dai Parlamentari lucani, sia di maggioranza che di opposizione, il Governo ha deciso di non sostenere, chiedendone la bocciatura, il comma 202, lettera a) contenuto nel maxi emendamento alla legge di Stabilità, approvato in seduta notturna al Senato». Lo ha detto Marcello Pittella durante la vista al centro Enea di Rotondella.

«La solidarietà nei confronti delle altre regioni – come può testimoniare la vicina Puglia – è un principio al quale, da sempre, la classe dirigente lucana ha ispirato, e continuerà ad ispirare in futuro, la propria azione di governo. Però un conto è la solidarietà, altra cosa sono gli espropri forzosi, come quello attuato nel 2009 dai parlamentari legisti del Veneto con l’articolo 45 della legge 99/2009 (che distribuisce le royalty  anche a regioni nelle quali operano i rigassificatori)  e come quello che si stava paventando in queste ore con il prelievo, dal fondo idrocarburi, di 10 milioni di euro all’anno per sette anni, a partire dal 2015, per finanziare la metanizzazione nelle aree del Cilento.

Al ministro Zanonato e al direttore generale delle Risorse minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico, Franco Terlizzese ho poi ribadito la necessità di rivedere i contenuti del decreto interministeriale del 12 settembre scorso col quale è stata data attuazione all’articolo 16  del decreto sulle liberalizzazioni del 24 gennaio 2012 e al Memorandum Stato-Regione dell’aprile 2011.

La Basilicata non può ritenersi soddisfatta dalla previsione di un fondo aggiuntivo di soli 50 milioni di euro l’anno.

Ricordo che grazie alla maggiore quota di petrolio che sarà estratta nella nostra regione da Eni e Total, lo Stato incasserà nei prossimi vent’anni oltre 30 miliardi di euro in più. Al ministro Zanonato ho infine fatto presente che è urgente procedere alla modifica dell’articolo 45 della legge 99/2009 sia per evitare che le risorse assegnate alla Basilicata vengano dissipate in mille rivoli, a beneficio di altre regioni, quanto soprattutto per escludere dal patto di stabilità le royalty rivenienti dal petrolio».

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