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CONEGLIANO (TV) – GLI avevano detto di mantenere nel bar un atteggiamento consono. Lo avevano richiamato più volte ma lui aveva fatto finta di sentire. Il titolare, che lo conosceva bene tanto da invitarlo a non frequentare più il suo locale, dopo la seconda birra, si è rifiutato di servirlo ancora. È stata la scintilla che ha provocato l’inferno: scoppia infatti una rissa al termine della quale lui, Claudio Bevilacqua, pizzaiolo di 39 anni originario di Vibo Valentia, si allontana, sale sulla sua auto, la mette in moto e si scaglia contro la pasticceria (GUARDA il video). Poteva essere una strage ma il bilancio è solo, si fa per dire, di cinque feriti fortunatamente non gravi. Bevilacqua non è nuovo ad aggressioni, anche se questa volta ha superato di gran lunga il limite. La prima addirittura nel 1991 quando era ancora minorenne: rissa, danneggiamento, minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e ubriachezza molesta i reati commessi in provincia di Milano. La seconda volta, nel 2008 quando, in evidente stato d’ebbrezza, ha dato in escandescenza all’interno del Grand Hotel Riva, a Riva del Garda, nel Trentino, scagliando una tazza contro il titolare dell’albergo e ferendolo al volto. Una vita, quella di Bevilacqua, che gravitava da tempo al Nord italia tra Lombardia, Piemonte, Trentino, dove risiede (a Ledro per la precisione) e Veneto, regione nella quale spesso sconfinava.

Questa mattina, come riporta la “Tribuna di Treviso” nell’articolo a firma di Rosario Padovano, l’ultimo l’episodio. Il proprietario del bar “Drizze & Scotte” di piazza San Giovanni XXIII a Caorle, Giuseppe Pinto, 49 anni, residente a Cordignano, e la barista Sofia Naccari, 19 anni, nata a Conegliano, si erano appena ripresi dalla rissa che il 39enne aveva provocato quando succede il finimondo. Bevilacqua, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, si era infatti posto al volante della sua Focus lanciandosi contro la pasticceria Luciana, che si trova dall’altra parte della strada, in via Pompei. Prima colpisce in pieno un giardino, rompendo il motore, poi, nonostate il veicolo perda molto olio, si scaglia a tutta velocità contro il bar. Ma l’impatto con alcuni portaombrelloni fa ribaltare su l’auto un fianco, ferendo cinque clienti. L’episodio era stato preceduto da una lite violentissima che aveva visto protagonisti il pizzaiolo e altre otto persone che cercavano di calmarlo e allontanarlo dal locale il cui titolare è rimasto leggermente ferito nel tentativo di evitare che questi si lanciasse a tutta velocità con la sua auto. Sofia Naccari invece, è rimasta illesa.

Giallo sull’utilizzo, nel corso della lite, di un coltello, poi sequestrato dai carabinieri di Carole in collaborazione con i militari del Norm di Portogruaro che sono riusciti, pur con fatica, a ricostruire tutto quello che è accaduto. Il 39enne vibonese era in prova, come pizzaiolo, in un noto ristorante del centro storico di Caorle, il cui titolare però ha subito precisato di non averlo più tra le maestranze.

Adesso si trova nel carcere a Pordenone con le pesanti accuse di tentato omicidio, danneggiamenti, lesioni aggravate, minacce, guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti.

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