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Flavio Avolio, 27enne rappresentante della Wurth di origini napoletane che da circa 5 anni si era trasferito a Serra San Bruno amava il mare e quando ne aveva la possibilità si dedicava alle immersione e alla pesca in apnea. Una passione che gli è stata fatale, proprio perché una volta sceso in apnea non è più risalito. Ieri mattina aveva detto alla sua ragazza, Daniela, che sarebbe uscito per un’immersione e, come era solito fare, e che l’avrebbe chiamata al termine della battuta ma quella telefonata non è mai arrivata.
E’ così che alcuni familiari sono giunti a Pizzo, nella spiaggia in cui Flavio soleva immergersi, nello specchio acqueo nei pressi della Marina. Appena individuata l’automobile, si sono messi a cercarlo mentre; contestualmente è scattato l’allarme alla sala operativa della Capitaneria di porto guidata dal comandante Luigi Piccioli, il quale ha immediatamente attivato le ricerche. Il corpo del giovane, è stato così individuato, incastrato tra gli scogli a circa 20 metri dalla riva. L’operazione di recupero è stata estremamente difficile poichè il giovane era rimasto incastrato tra gli scogli ed in virtù di ciò i sommozzatori della Capitaneria e della guardia di finanza non sono riusciti a farlo riemergere. Infatti, nel tardo pomeriggio sono giunti sul posto vigili del fuoco con l’obiettivo di avvalersi di cavi e di una gru meccanica per rimuovere lo scoglio e liberarne il corpo. Soltanto alle 19,30 i soccorritori sono riusciti a far riaffiorare il corpo: attraverso alcuni cuscinetti ad aria, i vigili del fuoco hanno potuto sollevare uno scoglio e riportare a galla il corpo del ragazzo.

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