X
<
>

Condividi:
5 minuti per la lettura

POTENZA – «Abbiamo buone idee», ha commentato il presidente Pittella, alla notizia dell’ok della Commissione europea al Po Fesr della Regione Basilicata per il nuovo settennio 2014-2020. Ed ecco quali sono le idee che hanno fatto da base alla programmazione delle risorse prossimamente in arrivo da Bruxelles, curata dall’Autorità di Gestione, Antonio Bernardo, e approvata dalla Giunta regionale prima della promozione europea.

Innanzitutto un dato: a disposizione ci saranno in tutto 826 milioni di euro (il 50 per cento è a carico del bilancio dell’Ue, il 35 per cento del bilancio statale e il restante 15 di quello regionale), 74 in più rispetto al settennio precedente. Inoltre, la Basilicata, rientrando tra le “regioni meno sviluppate” (insieme a Sicilia, Calabria e Campania), potrà beneficiare anche delle risorse del fondo Fesr che saranno attivate nell’ambito dei programmi operativi nazionali gestiti dai ministeri competenti e cofinanziati dal Fesr. Ma questa non è l’unica novità che accompagna il nuovo Programma Operativo.

Le novità del nuovo settennio

Innanzitutto ci sono le questioni di metodo strettamente legate alla programmazione: la Commissione ha infatti la cosiddetta strategia di specializzazione intelligente, cioè il documento che individua le aree su cui puntare la maggior parte delle risorse per assicurare lo sviluppo regionale. La Regione Basilicata ha individuato le seguenti aree di specializzazione prioritarie: Aerospazio, Automotive, Bio Economia, Energia, Industria culturale e creativa.

Oltre a un piano di rafforzamento amministrativo che, partendo dall’esperienza della Programmazione precedente, individua le principali criticità connesse all’attuazione dei programmi comunitari e le azioni da mettere in pratica per rendere più veloce ed efficace la prossima azione amministrativa.

Il programma destina 90 milioni per la strategia per le aree interne della Basilicata. L’altra importante novità consiste nel fatto che oltre a guardare alla sola velocità di spesa, centrali diventano i risultati raggiunti. Alle Regioni verranno riconosciuti meccanismi premiali pari al 6 per cento del valore complessivo del Po Fesr, se saranno in grado di raggiungere gli obiettivi fissati.
Sono nove gli assi prioritari individuati nella nuova programmazione: Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione; Agenda digitale; Competitività dei sistemi produttivi; Energia e mobilità urbana; Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse; sistemi di trasporto ed infrastrutture di rete; Inclusione Sociale; Potenziamento del Sistema di Istruzione; Assistenza Tecnica. I nove assi prioritari sono declinati in 33 “obiettivi specifici”.

Ricerca e innovazione

L’asse assorbe l’11,6 per cento delle risorse, al fine di fronteggiare il ritardo sul sistema della ricerca regionale che esprime solo lo 0,6% del Pil e che per il 90% è connesso al ruolo degli enti pubblici di ricerca. Particolare attenzione è data allo sviluppo della capacità di innovazione del sistema delle imprese.

Agenda digitale

L’11,9 % delle risorse del PO sono destinate al superamento delle difficoltà di accesso alla rete. Il “digital divide” sul territorio regionale rispetto alla banda larga è del 20,5% in rete fissa, che quasi l’11% dell’utenza lucana viene coperta solo in modalità wireless e che l’accesso in banda ultra larga è praticamente nullo.

Competitività dei sistemi produttivi

L’Asse dispone del 16,7% delle risorse del Po destinate al riposizionamento competitivo dei segmenti produttivo-territoriali presenti in Basilicata realizzando nuovi modelli per le Pmi. Con l’attuazione di tale obiettivo, la regione intende promuovere la rigenerazione di sistemi produttivi locali, facilitare l’accesso al credito, sostenere il consolidamento e la diversificazione dei sistemi economici territoriali ricadenti nelle aree di maggiore specializzazione produttiva nonchè favorire l’apertura, in entrata ed in uscita, del sistema produttivo regionale e l’internazionalizzazione delle imprese lucane.

Energia e mobilità urbana

Il 16,2 per cento delle risorse è impegnato sul capitolo dell’energia. La Regione intende mettere in atto principalmente azioni volte al risparmio energetico nel sistema imprenditoriale e negli edifici ad uso pubblico, residenziale e non, nonché all’ampliamento della produzione energetica da fonti rinnovabili e all’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane.

Ambiente e risorse naturali

L’asse V dispone della quota finanziaria più significativa del PO pari al 20,2% delle risorse. In particolare la regione intende: superare il gap strutturale ed organizzativo sul ciclo integrato dei rifiuti che ancor oggi presenta basse percentuali di raccolta differenziata e nessuna capacità autonoma di compostaggio della frazione umida; rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale nel settore idrico ; mettere in atto progetti di valorizzazione culturale ed ambientale dei siti ritenuti maggiormente strategici in termini di attrattività turistica e promuovendo i servizi per gli ecosistemi -Natura 2000.

Reti e Mobilità

L’8,1 % delle risorse del PO sono destinate al miglioramento della rete ferroviaria regionale, della viabilità secondaria e terziaria, a favore delle aree interne, per garantire tempi di accessibilità alle reti TEN-T minori rispetto a quelli attuali e ai luoghi di erogazione dei servizi di cittadinanza

Inclusione sociale e istruzione

Sono state assegnate complessivamente risorse equivalenti al 11,4% del PO al fine di intervenire sulle dotazioni strutturali e sui servizi a favore delle fasce svantaggiate ed economicamente fragili anche alla luce del un forte peggioramento dell’indicatore di povertà al livello regionale molto superiore alla media nazionale, ed in crescita a ritmi sostenuti, anche nel 2012, con un valore pari al 17,3% del dato nazionale medio. La regione intende migliorare le condizioni di fruibilità degli istituti scolastici e rafforzare le dotazioni in esse presenti al fine di contenere il rischio di abbandono e di elevare il numero di cittadini in possesso di competenze più facilmente spendibili sul mercato del lavoro.

Assistenza tecnica

All’Asse IX è assegnato , come da Regolamento comunitario, il 4% della dotazione complessiva del PO sarò necessario a garantire supporto alle attività di attuazione, gestione, controllo, monitoraggio, valutazione e comunicazione relative al programma operativo.

Le prossime tappe

Prima che gli investimenti previsti dal Por Fesr vengano effettivamente avviati, la Regione Basilicata ha intenzione di realizzare un evento di lancio per la presentazione del Programma e delle sue opportunità. Oltre che l’istituzione di un Comitato di Sorveglianza (CDS) del Programma, che avrà funzioni di sorveglianza sull’attuazione del programma e di approvazione dei principali documenti guida previsti dai regolamenti per l’attuazione del POR Fesr. Al Comitato spetterà l’approvazione delle modalità e dei criteri di selezione delle operazioni. Tra gli altri adempimenti previsti, la redazione di un sistema di gestione e controllo relativo alle operazioni finanziate. 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE