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Niente finanziamenti il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Niente più finanziamenti secondo quanto emerge dal documento del Governo, approvato alla Camera con una mozione dell’Idv sul trasporto pubblico locale. Una mozione che il Parlamento ha accolto con il parere favorevole del Governo rappresentato dal sottosegretario alle Infrastrutture, Aurelio Misiti – noto e storico sostenitore del progetto di attraversamento stabile tra Calabria e Sicilia – che successivamente ha però puntualizzato, come non si tratti di una mozione vincolante. Una presa di posizione quella dell’esecutivo nazionale, che secondo alcuni trova la propria radice nella paura del Governo di essere battuto nelle votazioni alla Camera e che ora rischia di compromettere anche la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. L’Aula di Montecitorio, insomma, avrebbe approvato il documento, con l’astensione della maggioranza, per evitare di andare ad uno scontro che lo avrebbe portato ad andare sotto. Nella mozione dell’Idv si sosteneva che per finanziare interventi per il trasporto pubblico locale, si impegnava il governo «eventualmente» a sopprimere i finanziamenti per il Ponte sullo Stretto. Una frase che ha scatenato la polemica. Sul testo il viceministro Aurelio Misiti aveva chiesto una riformulazione.
La mozione approvata a Montecitorio impegna politicamente il Consiglio dei Ministri «alla soppressione dei finanziamenti che il Governo ha previsto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, pari complessivamente a 1 miliardo e 770 milioni di euro, di cui 470 milioni per il solo anno 2012 quale contributo ad Anas s.p.a. per la sottoscrizione e l’esecuzione – a partire dal 2012 – di aumenti di capitale della società Stretto di Messina s.p.a.». Eppure, nei giorni scorsi il ministro delle Infrastrutture Matteoli aveva ribadito che il ponte sullo Stretto «resta una priorità» e verrà realizzato «a prescindere dall’eventuale finanziamento della Ue. Per questo, poco dopo il voto, Matteoli si affretta a puntualizzare che «evidentemente il viceministro Misiti ha espresso un parere a titolo personale, che non corrisponde a quanto pensa il Governo nè tantomeno il sottoscritto». E Misiti precisa a sua volta che «nel dare il parere a nome del Governo» alla mozione dell’Idv, ha «proposto una riformulazione che escludesse il ricorso a fondi della società Stretto di Messina spa. La riformulazione non è stata accolta ma si è lasciata al Governo la discrezionalità di trovare tali fondi. Pertanto è da escludere categoricamente che il Governo possa scegliere di non realizzare il Ponte sullo Stretto». Una linea condivisa anche dalla Società Stretto di Messina e dai quattro deputati di Mpa secondo cui «i fondi restano», perchè «la soppressione dei finanziamenti sarebbe giuridicamente impossibile ed economicamente insostenibile».

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