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CATANZARO – Nuova polemica tra il docente universitario Francesco Caruso, storico leader del movimento No Global, e il segretario regionale del Coisp Calabria (Sindacato indipendente di polizia) Giuseppe Brugnano.

A scatenare la reazione del sindacato è stato un post pubblicato dal docente dell’Università di Catanzaro sul proprio profilo Facebook.

Caruso ha, infatti, scritto: «Anche quest’anno al corso di laurea in Sociologia Catanzaro siamo arrivati a 250 iscritti! La migliore risposta a fascisti, sindacatini di polizia, politicanti locali e tutti quelli che temono menti critiche e sognano masse di ignoranti sulle quali speculare e arricchirsi».

Un commento che ha provocato l’immediata reazione di Brugnano, che era stato tra i primi a contestare l’incarico di Caruso all’Ateneo calabrese per questioni di opportunità (LEGGI L’ARTICOLO SULLA BUFERA PER LA NOMINA).

«Caruso non si smentisce mai – ha affermato il segretario calabrese del Coisp – e utilizza ancora una volta un linguaggio fuori luogo, irrispettoso, che evidenzia la posizione antagonista allo Stato e alle istituzioni che questa persona ha sempre manifestato. Siamo assolutamente soddisfatti dei risultati ottenuti dal corso di laurea con un buon numero di iscritti – ha proseguito Brugnano – ma viste le parole di Caruso sorge il dubbio che non sia lui a volere praticare subdolamente una forma di indottrinamento ideologico, diffondendo ancora una volta una cultura dell’odio e del disprezzo verso le istituzioni e lo Stato. Sono questi i motivi che ci hanno spinto sin da subito a criticare l’incarico ad un docente che non ha mai smentito le posizioni del passato e i violenti attacchi alle istituzioni».

«Al docente Caruso chiediamo solo di svolgere il suo lavoro con impegno e dedizione, tralasciando però le sue inopportune valutazioni – ha dichiarato Brugnano – i suoi sermoni senza senso e le critiche a quello stesso Stato talmente democratico da avere permesso anche a lui di svolgere uno dei mestieri più belli ed importanti: quello di fare crescere nuove generazioni all’insegna della cultura. Ma che sia veramente libera e senza condizionamenti, specie se indotti da docenti senza scrupoli».

Al Coisp ha replicato la Cgil: «Il Coisp ha un’idea particolare della democrazia, quasi al limite dell’autoritarismo. Il professore Caruso, sbagliando, attacca i sindacati e di conseguenza è un pericoloso terrorista eversivo? Allora chi sta al Governo del Paese, Confindustria e compagnia cantando cosa sono?».

Secondo Giuseppe Valentino, segretario generale della Cgil di Catanzaro, «forse il Coisp dovrebbe concentrare più energie nelle battaglie a tutela dei lavoratori che rappresenta invece di provare a dare lezioni di democrazia. Le lezioni, lasciamole ai professori».

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