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CATANZARO – Poste Italiane annuncia la chiusura di 25 uffici in Calabria e la razionalizzazione di altri 35 che apriranno a singhiozzo. Una decisione che fa parte di un piano di riordino che l’azienda ha presentato per il 2015 e che ha fatto scattare le proteste del sindacato Slc Cgil Calabria.

«Un piano che certamente non condividiamo – scrivono dal sindacato – soprattutto dopo aver segnalato per mesi la cronica carenza di organico soprattutto per quanto riguarda il personale addetto agli sportelli. Questa è una riorganizzazione che mortifica il lavoro e l’impegno profuso dal personale applicato, provocando ulteriori spoliazione di posti di lavoro in una Regione già fortemente colpita da innumerevoli crisi aziendali».

«Chiederemo alle istituzioni locali – è la conclusione del sindacato – un coinvolgimento fattivo affinché possa essere attenuata la ricaduta negativa di un piano aziendale che prevede solo disinvestimenti in un territorio già carente nell’erogazione di servizi per il cittadino. Lavoratori e cittadini non possono pagare il prezzo di anni di cattive gestioni e di scelte politiche scellerate».

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