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Si è tenuta oggi a Potenza, al Teatro Francesco Stabile, la cerimonia di premiazione dell’iniziativa internazionale «Eni Schoolnet», edizione 2010-2011, promossa da Eni e rivolta alle scuole secondarie di primo grado della Val d’Agri, Val Camastra e Val Basento, e di altre regioni in Paesi nei quali Eni opera: Angola, Alaska, Australia, Indonesia, Norvegia, Pakistan, Timor Est e da quest’anno Tunisia. In un comunicato diffuso dall’Eni è spiegato che «la cerimonia, che chiude il quarto anno dell’iniziativa, ha visto la partecipazione degli alunni lucani e, in videoconferenza, di quelli delle altre nazionì. ‘Una lingua universale: la musicà è il tema presentato alle scuole per far riflettere su come, attraverso la musica, si possono comunicare in modo diretto e immediato i valori più profondi di una comunità». All’iniziativa hanno partecipato circa 700 ragazzi, da 23 scuole, con 25 lavori. Il primo premio internazionale per il “Miglior elaborato», assegnato da una giuria internazionale composta da Arnoldo Mosca Mondadori, Gianluca Giannelli, Paola Calvetti e Raphael Gualazzi, è andato al Collège Ksar Ouled Soltane di Tataouine, Tunisia. Nella categoria premi nazionali, per l’Italia il primo premio è stato assegnato alla scuola di Tramutola (Potenza). Menzioni speciali alle scuole di Marsico Nuovo e Viggiano (Potenza). L’Eni ha premiato con materiale didattico gli istituti vincitori di tutte le nazioni partecipanti, mentre a tutti i ragazzi è stato assegnato un premio di partecipazione. Altri premi internazionali sono stati assegnati al miglior filmato (Scuola SMPN 5 di Tarakan, Indonesia), alla migliore ricerca (St. Patrick’s High School di Karachi, Pakistan) e alla migliore esecuzione musicale (Sambizanga n. 4003 di Luanda, Angola). «L’iniziativa che l’Eni ha proposto alle scuole secondarie di primo grado della Val D’Agri e della Val Basento – ha dichiarato, a margine della cerimonia, l’assessore regionale alla formazione e cultuta, Rosa Mastrosimone – mi sembra molto interessante proprio dal punto di vista di una sempre più stretta integrazione fra mondo della produzione e mondo della formazione e della cultura che sono i pilastri portanti di ogni società. La scuola è stata accusata spesso, in un passato ancora recente, di essere autoreferenziale e si è parlato di due culture ben distinte e in scarsa comunicazione fra loro: quella tecnologico-scientifica esclusivamente rivolta alla produzione di beni materiali e quella umanistico letteraria rivolta all’elevazione dello spirito. Oggi – ha concluso l’assessore – si è finalmente compreso che entrambe concorrono a soddisfare esigenze vitali dell’uomo».

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