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di SARA LORUSSO
POTENZA – Meno male che ci pensa il ministro Brambilla a risollevare le sorti dell’orgoglio potentino. Perché mentre la titolare del dicastero al Turismo scrive al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e comunica che la parata dei Turchi si è aggiudicata il riconoscimento assegnato alle migliori manifestazioni della tradizione italiana, l’orgoglio ferito del capoluogo, dimenticato dalle riviste di settore, sembra non poter trovare pace.
Alla sede del Touring club devono aver trovato giusto provare a risarcire il capoluogo di regione, completamente dimenticato nello speciale, in edicola da qualche giorno (corredato di notevoli inserzioni pubblicitarie istituzionali) e tutto dedicato alla Basilicata. Tra le polemiche, il dibattito scoppiato in rete, le giustificazioni istituzionali («la Regione non c’entra»), ecco da qualche ora spuntare sul sito www.touringclub.com la citazione che mancava. Ma è ancora una volta sbagliata.
Basta andare nell’homepage, cliccare sullo speciale (in grande evidenza) “Basilicata, l’hai vista mai?” e poi scendere in basso (ma molto in basso) nello spazio “contenuti correlati”, per trovare il tasto Potenza. Ancora un clic per leggere ed ecco l’amara sorpresa. Certo che si parla di Potenza, del sua altitudine da record, del dolente terremoto, di un clima invidiabile (se lo sono diversi mesi di freddo gelido), di via Pretoria (ma senza teatro Stabile), di una storia «che non registra particolari sussulti», salvo la ribellione anti-borboni (della medaglia al valor risorgimentale si sono ricordati).
Peccato che la foto scelta sia quella di Campomaggiore (la didascalia non mente) e le indicazioni di servizio vadano richieste a un Urp di piazza Vittorio Emanuele che non c’è più (oggi l’ufficio turistico, realizzato con l’Apt, è a piazza Matteotti). Potenza è tutta lì, in quelle righe, per nulla risarcita.
Meno male, allora, che c’è il ministro al Turismo. Michela Brambilla, come annunciato con lettera autografa, il prossimo 28 luglio, a Roma, consegnerà alla città, per mano di Santarsiero, un riconoscimento speciale assegnato alla “Festa di San Gerardo e la sfilata dei Turchi”. Con Potenza, saranno premiate altre città che «si sono maggiormente distinte proprio per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio, pur rinnovando le rappresentazioni tradizionali, adeguandole al mutamento dei tempi e trasformandole in attrattori turistici, in grado di registrare una crescente partecipazione». Lo ricorda, il ministro, che «le sagre, le feste e le rievocazioni popolari rappresentano un importante momento per promuovere le tradizioni che contraddistinguono e caratterizzano in modo unico i nostri territori». Patrimonio che, se valorizzato, «può diventare un volano importante per l’economia turistica». Potenza, forse, è sulla buona strada se, tra la Parata e gli eventi collaterali organizzati dalle associazioni, si arriva, nei giorni di festa, a più di 50 mila presenze. E così, Santarsiero si dice soddisfatto. «E’ la conferma che avevamo visto giusto quando abbiamo deciso di voler affidare a un comitato storico scientifico l’organizzazione di questo importante evento», con tanto di disciplinare approvato dal consiglio comunale e «un preciso ancoraggio storico che tiene presente la tradizione». Sa bene che, anche grazie agli eventi «collaterali organizzati da altre associazioni culturali locali, è diventata senza ombra di dubbio la manifestazione della città connessa al protagonismo della comunità ed evento attrattore per i tanti turisti». Magari vale la pena ricordarlo più spesso. Chissà che ne arrivi voce anche al Touring club.

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