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Organizzata dal comitato regionale della Federciclismo Basilicata, con l’Asd Ciclo Team Matera Sassi, si è svolta presso la Sala della Provincia di Matera, l’annuale premiazione dei ciclisti lucani distintisi nella stagione 2014.
Matera è stata nominata capitale europea della Cultura per il 2019: solo questo riconoscimento merita tanta attenzione per la Città dei Sassi che già ad oggi ha su di sé gli occhi di tutta la nazione, dell’Europa e del mondo. Il merito di questo risultato va alle tante associazioni e alle istituzioni che, pur fra tante difficoltà, stanno animando la vita culturale della città e dell’intera regione Basilicata attraverso una miriade di iniziative e il ciclismo non poteva mancare fra quelle che permette la diffusione e la promozione delle eccellenze artistiche, ambientali e produttive.
Alla premiazione, che ha registrato un’ottima riuscita e una grande partecipazione di pubblico e di atleti, sono intervenuti Flavia Franconi (vice presidente della Regione Basilicata), Carmine Alba (vice presidente della Provincia di Matera), Salvatore Adduce (sindaco di Matera), Renato Di Rocco (presidente della Federazione Ciclistica Italiana), Rino De Candido (commissario tecnico della nazionale italiana juniores), Leopoldo Desiderio (presidente regionale Coni Basilicata), Leo Montemurro (presidente Cna Matera), Donato D’Elia (ispettore Polizia Stradale, sezione di Potenza) e Maria Laura Bruno (ispettore Polizia Stradale, sezione di Matera) che hanno sottolineato nel corso dei loro interventi come la cultura e lo sport possano portare benefici al territorio. Matera 2019 rappresenta ad oggi un “capitale per lo sport” e un valore aggiunto alla crescita qualitativa del movimento ciclistico regionale. Il presidente della Federciclismo Basilicata Carmine Acquasanta ha sinteticamente illustrato l’attività svolta dal comitato regionale nel 2014 e anche quelle del 2015.
Per il 2015 si spera di rilanciare in grande stile il Giro Internazionale della Basilicata juniores che ha consacrato il talento di Domenico Pozzovivo, dei fratelli Michele e Antonio Viola, e di Antonio Santoro nonché palestra di tanti giovani campioni affermati nell’élite del ciclismo che hanno lasciato una traccia in questa gloriosa manifestazione che, nonostante l’anno sabbatico, rimane e rimarrà un patrimonio sportivo della Federazione Ciclistica Italiana.

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