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ALIANO – Sarà presentato domani a Matera, ore 11 Palazzo Lanfranchi “Sala Levi”, l’edizione 2014 del Premio letterario nazionale Carlo Levi, nato nel 1988 per promuovere un concorso letterario destinato alle tesi di laurea sull’opera letteraria e pittorica di Carlo Levi, oggi diventato un appuntamento importante nell’ambito della cultura lucana ed è senza dubbio, insieme al Parco letterario® dedicato all’autore piemontese; un tributo che la comunità di Aliano rende riconoscente a Carlo Levi, esule nel piccolo paese “Gagliano” nel Cristo si è fermato ad Eboli – durante il periodo fascista negli anni 1935 – 1936 e sepolto nel cimitero di Aliano nel 1975.
Il Premio vede ogni anno la presenza di personaggi di primo piano nell’ambito della letteratura italiana, che hanno reso la manifestazione, nel corso del tempo, sempre più affermata nel panorama della cultura letteraria regionale.
La benemerita iniziativa del Circolo culturale “Nicola Panevino” è stata avviata nel 1988 premiando gli autori delle migliori tesi di laurea su Carlo Levi; successivamente i riconoscimenti sono andati a nomi prestigiosi quali Dinu Adamesteanu, Alberto Bevilacqua, Isabella Bossi Fedrigotti, Vincenzo Cerami, Raffaele Crovi, Gerardo D’Ambrosio, Antonio De Rosa, Piero Guccione, Giuseppe Lupo, Lorenzo Mondo, Giorgio Montefoschi, Raffaele Nigro, Gianni Oliva, Walter Pedullà, Giuseppe Pontiggia, Michele Prisco, Maurizio Restivo, Gianni Riotta, Stefano Rodotà, Francesco Rosi, Giovanni Russo, Clara Sereni, Ariel Toaff, Mario Trufelli, Dacia Maraini Giorgio Otranto, Andrea Di Consoli, Pino Aprile, Donato Sperduto, Giovanni Russo e Pasquale Vena, Carmine Abate, Silvana Arbia, Franco Arminio, Domenico Notarangelo, Ilenia Fulco, Guido Conti, Enzo Vinicio Alliegro, Dritero Agolli, Andrè Vauchez.
Si giunge quest’anno al prestigioso traguardo della XVII edizione, che vede premiati: Ettore Catalano, Laura Pariani, Tahar Ben Jelloun, Vincenzo Celano e Claudio Martelli«conferma -commentano gli organizzatori- che la letteratura e l’arte aiutano ad esaltare il senso dell’appartenenza con la valorizzazione delle diversità». Una bella iniziativa, che ormai è entrata nella storia letteraria della Basilicata.

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