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ANCORA un episodio di violenza su una donna, con protagonista il compagno.
Il Materano non fa, purtroppo, eccezione rispetto alla brutta deriva che si sta registrando in ogni parte d’Italia.
E’ stata una notte da Arancia meccanica, quella vissuta il 16 agosto scorso da una donna di Policoro, che dopo aver trascorso una serata di divertimento e svago a Matera, ha dovuto subire una brutale aggressione dal suo fidanzato, in preda ad un’autentica crisi di gelosia.
E’ accaduto intorno alle ore 5.30 circa lungo la Statale 7 Matera – Ferrandina, quando la coppia si stava recando a Ferrandina, dopo aver trascorso una tranquilla serata nella città dei Sassi, come ha raccontato la donna ai carabinieri.
Per futili motivi connessi presumibilmente a fattori di gelosia, l’uomo, il 47enne P.S., secondo quanto riferito dalla donna ai carabinieri, ha aggredito con schiaffi e pugni al viso la propria donna, mentre quest’ultima era alla guida della sua utilitaria, costringendola ad arrestare la marcia ed a sostare in una piazzola di sosta. 
Dopo i vani i tentativi della donna di calmare il suo amante, letteralmente trasformatosi in aggressore, a un certo punto, fuori controllo, l’ha colpita nuovamente alla testa, verosimilmente con una chiave, provocandole una ferita lacero contusa.
Successivamente, dopo essersi allontanato e poi riavvicinato all’autovettura della donna che  ha danneggiato con calci e pietre in preda a una violenza incontrollata, ha anche sferrato all’indirizzo della citata donna un ulteriore colpo con una pietra ad uno zigomo, provocandole un fortissimo trauma facciale. A quel punto la donna in preda alla totale paura, ha provato a chiamare i carabinieri sull’utenza 112, tentativo che ha reiterato diverse volte a causa del disturbo creatole dall’uomo, che le ha anche sottratto il cellulare per impedirle di allertare i soccorsi. 
Solo in quel frangente la vittima ha deciso di darsi alla fuga con la propria autovettura, lasciando l’uomo lungo la Statale. 
Una volta giunta a Policoro, ferita e sconvolta  per i fatti di cui è rimasta vittima, la donna ha nuovamente contattato dalla propria abitazione i carabinieri, che questa volta hanno avuto la possibilità di raccogliere dettagliatamente la sua inquietante testimonianza relativa all’aggressione subìta, inviando presso la sua abitazione personale del Comando Stazione carabinieri di Policoro, anche per scongiurare eventuali ulteriori aggressioni a suo carico e allertando le altre pattuglie dell’Arma operanti in Ferrandina e  Policoro per le ricerche del 47enne.  Intanto, carabinieri in abiti civili ha accompagnato la donna in tutta sicurezza presso l’ospedale civile  di Policoro, dove i sanitari hanno riscontrato le lesioni patite, giudicandola guaribile in 15 giorni.
Successivamente, gli uomini del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Policoro, supportati dai militari della Compagnia di Pisticci, hanno rintracciato l’uomo presso la propria abitazione di Ferrandina, all’interno della quale è stato rinvenuto il telefono cellulare sottratto con violenza alla convivente. Vista la gravità dei fatti e la presenza dei termini di flafranza, P.S. è stato quindi arrestato con le accuse di lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato e violenza privata; espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari su disposizione del  Sostituto procuratore della Repubblica di Matera,  Annafranca Ventricelli.  L’immediato e qualificato intervento dei militari operanti, ha consentito la dettagliata ricostruzione dell’intera vicenda delittuosa, denunciata dalla vittima dopo le cure dei sanitari presso gli uffici del Comando Stazione di Policoro, nonché di individuare ed assicurare il responsabile nella flagranza di reato. Le operazione si sono concluse nelle prime ore del pomeriggio del 16, con la traduzione dell’arrestato. La vicenda  certifica nuovamente  lo straordinario impegno dell’Arma nell’intensificazione dell’attività di repressione del fenomeno delle violenza di genere, un fenomeno che, purtroppo, nelle ultime settimane sta riempiendo le cronache di tutta Italia, con episodi quasi all’ordine del giorno, che vedono la reazione violenta di uomini troppo gelosi o possessivi con le proprie compagne.
In questi giorni ha fatto particolarmente scalpore l’episodio accaduto in Sicilia, dove un uomo da cui la moglie aveva deciso di separarsi, non ha esitato a spararle con un fucile, ignorando persino la presenza del loro bambino di soli quattro anni, vivo per miracolo, grazie alla prontezza di riflessi della donna.
Episodi gravissimi, che sono la pericolosa spia di un malessere sociale non più trascurabile.
Antonio Corrado
a.corrado@luedi.it

Ancora un episodio di violenza su una donna, con protagonista il compagno. Il Materano non fa, purtroppo, eccezione rispetto alla brutta deriva che si sta registrando in ogni parte d’Italia. 

 

E’ stata una notte da Arancia meccanica, quella vissuta il 16 agosto scorso da una donna di Policoro, che dopo aver trascorso una serata di divertimento e svago a Matera, ha dovuto subire una brutale aggressione dal suo fidanzato, in preda ad un’autentica crisi di gelosia. E’ accaduto intorno alle ore 5.30 circa lungo la Statale 7 Matera – Ferrandina, quando la coppia si stava recando a Ferrandina, dopo aver trascorso una tranquilla serata nella città dei Sassi, come ha raccontato la donna ai carabinieri.

Per futili motivi connessi presumibilmente a fattori di gelosia, l’uomo, il 47enne P.S., secondo quanto riferito dalla donna ai carabinieri, ha aggredito con schiaffi e pugni al viso la propria donna, mentre quest’ultima era alla guida della sua utilitaria, costringendola ad arrestare la marcia ed a sostare in una piazzola di sosta. 

Dopo i vani i tentativi della donna di calmare il suo amante, letteralmente trasformatosi in aggressore, a un certo punto, fuori controllo, l’ha colpita nuovamente alla testa, verosimilmente con una chiave, provocandole una ferita lacero contusa.Successivamente, dopo essersi allontanato e poi riavvicinato all’autovettura della donna che  ha danneggiato con calci e pietre in preda a una violenza incontrollata, ha anche sferrato all’indirizzo della citata donna un ulteriore colpo con una pietra ad uno zigomo, provocandole un fortissimo trauma facciale. 

A quel punto la donna in preda alla totale paura, ha provato a chiamare i carabinieri sull’utenza 112, tentativo che ha reiterato diverse volte a causa del disturbo creatole dall’uomo, che le ha anche sottratto il cellulare per impedirle di allertare i soccorsi. Solo in quel frangente la vittima ha deciso di darsi alla fuga con la propria autovettura, lasciando l’uomo lungo la Statale. Una volta giunta a Policoro, ferita e sconvolta  per i fatti di cui è rimasta vittima, la donna ha nuovamente contattato dalla propria abitazione i carabinieri, che questa volta hanno avuto la possibilità di raccogliere dettagliatamente la sua inquietante testimonianza relativa all’aggressione subìta, inviando presso la sua abitazione personale del Comando Stazione carabinieri di Policoro, anche per scongiurare eventuali ulteriori aggressioni a suo carico e allertando le altre pattuglie dell’Arma operanti in Ferrandina e  Policoro per le ricerche del 47enne. 

 Intanto, carabinieri in abiti civili ha accompagnato la donna in tutta sicurezza presso l’ospedale civile  di Policoro, dove i sanitari hanno riscontrato le lesioni patite, giudicandola guaribile in 15 giorni.Successivamente, gli uomini del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Policoro, supportati dai militari della Compagnia di Pisticci, hanno rintracciato l’uomo presso la propria abitazione di Ferrandina, all’interno della quale è stato rinvenuto il telefono cellulare sottratto con violenza alla convivente. Vista la gravità dei fatti e la presenza dei termini di flafranza, P.S. è stato quindi arrestato con le accuse di lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato e violenza privata; espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari su disposizione del  Sostituto procuratore della Repubblica di Matera,  Annafranca Ventricelli.  

L’immediato e qualificato intervento dei militari operanti, ha consentito la dettagliata ricostruzione dell’intera vicenda delittuosa, denunciata dalla vittima dopo le cure dei sanitari presso gli uffici del Comando Stazione di Policoro, nonché di individuare ed assicurare il responsabile nella flagranza di reato. Le operazione si sono concluse nelle prime ore del pomeriggio del 16, con la traduzione dell’arrestato. 

La vicenda  certifica nuovamente  lo straordinario impegno dell’Arma nell’intensificazione dell’attività di repressione del fenomeno delle violenza di genere, un fenomeno che, purtroppo, nelle ultime settimane sta riempiendo le cronache di tutta Italia, con episodi quasi all’ordine del giorno, che vedono la reazione violenta di uomini troppo gelosi o possessivi con le proprie compagne.In questi giorni ha fatto particolarmente scalpore l’episodio accaduto in Sicilia, dove un uomo da cui la moglie aveva deciso di separarsi, non ha esitato a spararle con un fucile, ignorando persino la presenza del loro bambino di soli quattro anni, vivo per miracolo, grazie alla prontezza di riflessi della donna.Episodi gravissimi, che sono la pericolosa spia di un malessere sociale non più trascurabile.

 

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