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CROTONE – Doveva scontare dieci anni e sei mesi di carcere per una condanna legata ai reati di violenza carnale di gruppo su un minore, aggravata dall’uso delle armi. Uno squallido episodio avvenuto a Cotronei (Crotone) nel 2009, tra i mesi di luglio ed ottobre. Ma sapendo che su di lui pesava l’ordine di carcerazione, un cittadino albanese di 29 anni, Guxim Perpepaj, residente proprio a Cotronei, era riuscito a fare perdere le sue tracce. Fino a stamattina, quando la squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Crotone è riuscita ad intercettarlo a Milano, dove sono intervenuti i poliziotti della squadra Mobile lombarda, informata dai colleghi crotonesi. Le indagini che si sono sviluppate in questi mesi avevano permesso di ricostruire la presenza del cittadino albanese in Lombardia. 

L’uomo, però, si era dimostrato particolarmente scaltro, dal momento che cambiava utenza telefonica con cadenza quindicinale e sempre con intestazioni fittizie. La polizia di Crotone è riuscita comunque a identificare la zona e a risalire ad una donna che si occupava del mantenimento della latitanza dell’uomo. In una telefonata intercettata è stato possibile risalire al fatto che il latitante aveva intenzione di raggiungere uno studio legale a Milano. Ed è qui che i poliziotti, individuata la cella del telefono, sono riusciti a fare arrestare il cittadino albanese. Con lui è finito in carcere anche un altro albanese che si trovava in sua compagnia: Bledar Pulaj, 28 anni, accusato di favoreggiamento.
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