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AMICIZIA e Cooperazione. Queste le parole chiave da cui ha preso avvio il
confronto a più voci, presso la Sala delle Colonne (Camera dei Deputati) a
Roma, per promuovere la prima assemblea associativa nazionale i cui
protagonisti assoluti sono stati due paesi amici: l’Italia e il Regno del
Marocco. Assemblea promossa dall’Istituto Isiamed e che ha visto sedersi
attorno al tavolo. oltre il suo Presidente Folloni, relatori di elevata
carica istituzionale come: l’ambasciatore del Marocco a Roma Hassan
Abouyoub, la senatrice Bonfrisco, l’onorevole Delfinio, il già vice Ministro
agli Affari Esteri Intini, rappresentanti del mondo accademico italiano,
presidenti di fondazioni che da anni si impegnano per promuovere sinergie
tra l’Italia e i paesi del Medio Oriente ed infine i delegati delle sezioni
regionali Isiamed tra cui il dottore Mario Polese, per la regione
Basilicata, il cui intervento originale ed innovativo è stato uno dei più
apprezzati dallo stesso ambasciatore Hassan nonchè dai relatori presenti.
Durante l¹assemblea è stato ricordato che il legame tra Italia e Marocco
risulta molto importante sia per la stabilità e lo sviluppo dell’area
mediterranea. Il Marocco presenta numerose opportunità di investimento,
grazie alla dinamica positiva della crescita degli ultimi anni e al processo
di riforme economiche. Quanto poi ai rapporti con l’Italia, esso viene
percepito come il porta bandiera delle istanze marocchine nei fori
comunitari, assieme alla Francia e Spagna. L’Italia, infatti, si è
aggiudicata la medaglia di bronzo nella classifica dei Paesi fornitori,
superando l’Arabia Saudita.. Molti fattori rendono affascinante il Marocco:
vicinanza geografica, basso costo della manodopera, rete di
telecomunicazione funzionanti, sistema bancario, infrastrutture in rapido
sviluppo. E alla luce di tutto ciò tante le proposte, durante l’assemblea,
ai fini di incentivare la concreta operatività dell’associazione neonata. E’
stata infatti prevista l’immediata costituzione di organismi specifici che
ne favoriscano la partecipazione di tutti i membri e l’assunzione di
programmi ed iniziative nei diversi settori di attività che vedranno la
creazione di diversi comitati operativi: quello economico, culturale,
politico, dei giovani e partenariato universitario, antenne locali o
regionali dell’associazione. A quest’ultimo punto si colloca l’intervento
del più giovane dei partecipanti ,appena ventottenne nonchè lucano, dott.
Polese. Le proposte, da lui presentate, rispecchiano quelle che sono le
tematiche più vicine ai giovani e che possono rappresentare il vero volano
per una concreta cooperazione con opportunità di crescita nel settore
occupazionale per entrambi gli Stati. L’idea principe è quella di creare un
sito internet e profili, sui diversi social network, dell’Associazione, alla
luce dei recenti scontri nell’area del Mediterraneo dove il web è stata la
vera voce de giovani marocchini e un social network per far veicolare
curricula nel bacino del Mediterraneo per creare una rapida tessitura di
relazioni tra aziende, stakeholders e lavoratori di quell’area. In più
organizzare un BarCamp sul Mediterraneo per condividere e apprendere in un
ambiente aperto e libero i temi istituzionali economici e culturali che
legano il Marocco e la Basilicata per creare opportunità occupazionali e
centri di eccellenza di ricerca; ed infine confermare la visita
istituzionale dell’ambasciatore nel distretto agroalimentare del Metapontino
e vitivinicolo del Vulure Melfese. Da sottolineare l’entusiasmo con cui il
dott. Polese è riuscito a far partecipare all’assemblea circa venti ragazzi
lucani con eccellenti curriculum. Questa giovane delegazione lucana,
infatti, è stata poi accolta dall’ambasciatore Hassan con grande stima e
ammirazione, in quanto gli unici giovani italiani presenti, e con la
promessa di una sua imminente visita in terra lucana. Questo a dimostrazione
che il Marocco è tra i Paesi più business-friendly della regione maghrebina
e le relazioni commerciali tra Italia e Marocco lasciano ampi spazi di
crescita per le nostre imprese e per i nostri giovani.

Loredana Vaccaro

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