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COSENZA – Nel corso delle indagini sui presunti falsi esami all’Unical, chiuse nei giorni scorsi con il coinvolgimento di 75 persone tra studenti e dipendenti dell’ateneo, gli inquirenti si sono imbattuti anche in alcuni assegni emessi tra il 2010 e il 2011 a favore della tutor del corso di laurea in Filosofia e scienze umane, Angela Magarò. Nel corso degli interrogatori gli inquirenti hanno cercato di verificare, con gli studenti, se dietro il giro dei presunti statini falsi ci fossero richieste di denaro. Solo due studentesse hanno finora ammesso di non aver sostenuto gli esami registrati in carriera: ma entrambe hanno affermato con assoluta certezza di non aver dato alcuna somma di denaro, nè altro alla tutor indagata. Hanno però riferito al pm Antonio Bruno Tridico, titolare dell’inchiesta, che la falsificazione degli statini ci sarebbe stata. 

Una studentessa – alla quale vengono contestati 20 presunti esami falsi – raccontò al pubblico ministero lo scorso 23 settembre di aver avuto problemi di salute nel corso dei suoi studi, che l’hanno costretta a fermarsi per un anno e mezzo. Al rientro all’Unical «volendo riprendere gli studi, ho deciso di ripianificare il mio piano di studi e mi sono rivolta al tutor Angela Magarò» che «si propose spontaneamente di aiutarmi ed io ingenuamente pensai che mi volesse aiutare a livello didattico, magari snellendo il piano di studi. Lei mi suggerì di sostituire alcune materie con altre» e «mi fece capire che avrebbe falsificato l’esame, ossia che avrei superato l’esame senza sostenerlo». Qualche settimana dopo «sono ripassata dalla segreteria. La prima volta che mi portò lo statino dell’esame già compilato, ricordo che mancava solo il voto e la firma».

IL SERVIZIO INTEGRALE A FIRMA DI MARIA FRANCESCA FORTUNATO 

SULL’EDIZIONE CARTACEA DE IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA

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