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UN PASSO avanti per i lavoratori dell’indotto Eni. Approvata la piattaforma sindacale dell Cgil che sostanzialmente si pone un problema sulla disparità di trattamento salariale, rispetto ai lavoratori Eni di Viggiano. Si parte quindi dal presupposto che i dipendenti dell’indotto Eni lavorano nella stessa filiera produttiva dei lavoratori dell’ENI e che “ad oggi – si legge nel documento licenziato dal sindacato – continuano a riscontrarsi differenze sostanziali in merito alle condizioni contrattuali”. I punti sono diversi, in particolar modo ai lavoratori dell’indotto Eni non viene riconosciuto il premio di produzione legato ai risultati che essi contribuiscono a realizzare; la indennità per disagiata sede, buoni pasto e reperibilità. Resta ancora largamente presente, nelle aziende dell’indotto l’utilizzo di rapporti di lavoro a tempo determinato e risultano non adeguate le modalità di tutela e prevenzione della salute (visite mediche specialistiche, etc).

“Per queste ragioni è necessario prevedere un intervento contrattuale per ristabilire il principio dell’uguaglianza fra tutti i lavoratori (Eni e indotto) impegnati nella stessa filiera produttiva e che concorrono in maniera determinante al raggiungimento della produzione finale. Riteniamo necessario – continua la Cgil – dopo che la piattaforma sia approvata dai lavoratori, che tutti i soggetti in campo (Sindacato e Istituzioni) si impegnino per una contrattazione verso i lavoratori dell’Indotto ENI al fine di superare le disuguaglianze esistenti sui trattamenti e riprendere il confronto sugli investimenti necessari per assicurare il rispetto dell’ambiente e della salute dei lavoratori e per costruire le prospettive future”.

Il documento è frutto di una concertazione tra sindacato e lavoratori che si è concluso con l’approvazione all’unanimità il 23 ottobre.

Ma questa disparità come si traduce in termini economici? Stando a quanto riporta la Cgil i trattamenti economici aggiuntici per il personale dipendente Eni sarebbe di 8 euro al giorno, per le imprese di appalto è pari a zero sull’indennità per disagiata sede. I buoni pasto sarebbero di 12,17 euro per i dipendenti e da zero a nove euro per i lavoratori dell’indotto.

Stesso discorso per quanto riguarda la reperibilità. A fronte dei 189 euro settimanali dei lavoratori Eni si va dai zero ai 189 per i dipendenti dell’indotto. Ultimo punto riguarda il bonus di produttività annuale. Per i dipendenti Eni siamo sui 3.508,80 euro mentre l’indotto viaggia dagli 800 ai 1.200 euro annuali esclusivamente per le aziende Sudelettra e Baker Huges. Dopo la piattaforma si passa alla contrattazione, ma i tempi sicuramente saranno lunghi, visto che l’Eni e le aziende dell’indotto non sembrano avere intenzione di cedere sulla gestione dei contratti.

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