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REGGIO CALABRIA – Reazioni a catena. Ferma condanna. Plauso per il comportamento dei carabinieri. Dopo la diffusione della notizia della statua della Madonna che si è “inchinata” davanti l’abitazione del boss di Oppido Mamertina, sono moltissime le prese di posizione.

A partire da quella del sindaco di Oppido Mamertina, Domenico Giannetta, presente alla processione insieme al maresciallo dei carabinieri. «Noi siamo una giovane amministrazione che si è insediata da 40 giorni – ha detto all’Adnkronos – e non abbiamo nessuna riverenza verso un boss. Se i fatti e le motivazioni di quella “fermata” sono quelli ricostruiti finora noi siamo i primi a condannare e a prendere le distanze». 

«A quanto appreso finora – spiega ancora il sindaco – la ritualità di girare la madonna verso quella parte di paese risale a più di 30 anni ma questa – chiarisce Giannetta – non deve essere una giustificazione. Se la motivazione è, invece, quella emersa condanniamo fermamente. Noi – sottolinea – siamo un’amministrazione che vuole perseguire la legalità». Il sindaco ha annunciato inoltre l’intenzione di convocare una conferenza stampa in Comune per domani mattina intorno alle 11 per chiarire quanto accaduto.

«Deplorevoli e ributtanti rituali cerimoniosi». Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha definito l’omaggio della processione a Oppido Mamertina alla casa del boss. Il ministro si è inoltre complimentato con i Carabinieri che hanno preso le distanze da quelli che Alfano giudica «atti incommentabili».
«La lotta a tutte le mafie – ha dichiarato il ministro Alfano – è anche nei comportamenti di chi si oppone ad antiche servitù e soggezioni di chi le omaggia ed è anche in chi prende le distanze da deplorevoli e ributtanti rituali cerimoniosi di chi soggiace alle loro logiche di violenza. Papa Francesco, un combattente – aggiunge Alfano – qualche
giorno fa ha detto che questa è l’unica strada per una vera e propria rivoluzione sociale. Per un no forte a chi è schiavo del male e della cultura della morte». 

«Questo – prosegue Alfano – vale per tutti. Per ognuno nel proprio ruolo. Ma soprattutto per chi, proprio per il ruolo, ha il compito e la responsabilità di guidare una comunità e di educare. Esemplare dunque il comportamento dei Carabinieri che si sono allontanati – dice il ministro – mentre altri compivano quel gravissimo gesto, per mantenere pulita la loro divisa e integro l’alto valore delle istituzioni che rappresentano. Per questo motivo, mi sono complimentato con il Comandante Generale
dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli. Confido che anche altri prendano presto le distanze da atti incommentabili».

Fiorello su twitter lancia l’hashtag #iononminchino ed ha già molti followers. Facendo riferimento alle polemiche per la processione ad Oppido Mamertina che si è fermata davanti alla casa di un boss per una sorta di omaggio, Rosario Fiorello ha voluto dare un segnale di protesta cui in tanti si stanno associando.

La presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi ha telefonato al maresciallo dei carabinieri Andrea Marino per ringraziarlo per «la lealtà alle istituzioni e il senso dello Stato» dimostrati in occasione della processione della Madonna delle Grazie a Oppido Mamertina. «Quanto è avvenuto nel corso della processione sconcerta e addolora -afferma Bindi- e la Commissione antimafia intende approfondire i fatti incontrando anche il maresciallo Marino». 

Il presidente facente funzioni della Regione Calabria Antonella Stasi ha affermato: «Quanto accaduto a Oppido Mamertina è una chiara sfida allo Stato ma soprattutto alle parole del Papa contro la ‘ndrangheta pronunciate nel suo recente viaggio in Calabria».

Sulla vicenda è intervenuto anche il procuratore aggiunto presso il tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, che all’Adnkronos ha detto: «E’ ora di finirla con la retorica delle parole e incominciare a prendere provvedimenti con chi ha violato le regole della Chiesa e le parole di Papa Francesco», aggiungendo che « i Carabinieri hanno fatto benissimo ad allontanarsi. I servitori dello Stato non possono tollerare il minimo compromesso o tentennamento nei confronti della ‘ndrangheta».

Duro anche il presidente dell’Udc, Gianpiero D’Alia, componente della Commissione Giustizia di Montecitorio, ha chiesto «la massima severità nei confronti di chi ha compiuto questo sfregio verso le istituzioni e il sentimento cristiano, a pochi giorni dalla straordinaria visita di Papa Francesco in Calabria».

La deputata del Pd Enza Bruno Bossio ha annunciato si si «adopererà perchè di ciò si occupi la Commissione parlamentare antimafia», mentre la vicepresidente del Nuovo Centro Destra alla Camera, Dorina Bianchi, ha evidenziato che l’accaduto «non può rimanere senza conseguenze».

Ernesto Magorno, deputato e segretario regionale del Pd, ha espresso il proprio plauso al maresciallo dei carabinieri, aggiungendo: «E’ da stigmatizzare, invece, il comportamento di tutti quei rappresentanti delle istituzioni civili e religiose, che invece hanno supinamente accettato che si compiesse un gesto che, simbolicamente, agli occhi dei cittadini, rappresenta una resa, una rassegnata presa d’atto del prevalere della cultura dell’illegalità». Stupore e indignazione sono stati espressi dalla deputata del Ncd, Rosanna Scopelliti

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