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E’ stata rinviata al 14 febbraio prossimo l’udienza in programma oggi, del processo Why Not, sui presunti illeciti nella gestione dei fondi pubblici. L’udienza di oggi, infatti, è stata rinviata per lo sciopero nazionale dei penalisti deciso dalla giunta dell’Unione delle camere penali per «protestare contro l’immobilismo del sistema politico sui temi della giustizia».
Alla ripresa del dibattimento è in programma la deposizione dell’ex consigliere Mario Tursi Prato, indicato, nella prima fase dell’inchiesta come uno dei principali testi d’accusa. Le dichiarazioni di Tursi Prato, condannato in via definitiva a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, sono state giudicate dal gup di Catanzaro, nel corso del procedimento con rito abbreviato ad altri imputati, «totalmente sfornite di quelle caratteristiche di precisione, puntualità chiarezza, logicità, congruenza e concretezza che sono indici di credibilità». Nel processo Why not sono imputate 27 persone, tra le quali ex assessori ed ex consiglieri regionali.

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