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L’ipotesi di realizzare in Basilicata – in particolare in provincia di Potenza, a Palazzo San Gervasio, dove già esiste una struttura che ogni anno ospita, in condizioni non proprio ideali, extracomunitari impegnati nella raccolta dei pomodori – una tendopoli per accogliere circa 600 profughi dall’Africa, ha colto di sorpresa quasi tutte le istituzioni e le strutture regionali interessate. La Regione, attraverso l’ufficio stampa della giunta, ha reso noto di non aver «individuato nè concordato alcuna tendopoli nè nell’area di Potenza nè in quelle di altri comuni». Si è appreso però che l’ipotesi di realizzare la tendopoli a Palazzo San Gervasio è stata considerata. Ieri l’area normalmente utilizzata all’arrivo degli extracomunitari stagionali è stata controllata: per installarvi le tende, però, occorrerebbero lavori per diversi giorni, anche per rendere accettabili le condizioni igieniche e di sicurezza (in particolare, gli impianti elettrici). Ad ogni modo, nè la Regione, nè la protezione civile regionale nè altre istituzioni hanno ricevuto finora alcuna comunicazione ufficiale sull’ipotesi di una tendopoli, nè a Palazzo San Gervasio nè altrove.
La giunta regionale, comunque, ha ribadito la «disponibilità dei lucani a far fronte a questa emergenza umanitaria, ma resta in attesa – conclude la nota – di valutare le proposte e le richieste che verranno sottoposte dal Governo e dal commissario straordinario nominato per gestire l’emergenza». Intanto domani a Roma l’assessore regionale Martorano incontrerà nuovamente il ministro degli Interno, Maroni, nel corso della nuova conferenza Stato-Regioni per l’emergenza profughi

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