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UNA nuova alleanza, un nuovo patto di collaborazione tra Acquedotto Lucano e Acquedotto Pugliese, grazie all’accordo siglato ieri a Bari tra le due utilities dell’acqua, alla presenza dei presidenti delle Regioni Basilicata e Puglia, Marcello Pittella e Michele Emiliano. Un protocollo di intesa che attiva stabili relazioni industriali e che apre nuovi scenari di crescita nei rispettivi territori.

Una “alleanza di scala” – spiegano da Acquedotto lucano – che permetterà ad AL e AQP di conseguire una serie di vantaggi, anche attraverso la costituzione di un tavolo tecnico congiunto. L’intesa mira alla definizione e all’implementazione di procedure e sistemi gestionali innovativi, con particolare riferimento all’efficienza delle reti e degli impianti gestiti. Le due aziende, entrambe ricadenti nel distretto idrografico dell’Appennino meridionale, valuteranno anche la possibilità di adottare comuni forniture (ad esempio per l’energia elettrica) abbattendo in tal modo i costi operativi. «Il tutto, ovviamente, a vantaggio dei cittadini dei comuni gestiti», assicura la spa pubblica dell’acqua lucana. Per la realizzazione di tutte le attività previste dal protocollo sottoscritto, sarà istituito un tavolo tecnico congiunto.

«Basilicata e Puglia, da tempo, hanno messo in atto un sistema di concertazione sull’uso e la gestione delle risorse idriche – ha dichiarato il presidente della giunta regionale lucana, Marcello Pittella – La partnership siglata quest’oggi si fonda su uno spirito di corresponsabilità tra qualificati gestori del servizio idrico integrato che operano in territori del Mezzogiorno d’Italia caratterizzati da comuni complessità geografiche, economiche e sociali, e si inserisce in un quadro più ampio, in una visione di insieme già espressa nell’Accordo di Programma Quadro del 1999, in scadenza a fine anno e al cui rinnovo e rilancio stiamo lavorando di concerto con il Governo». E’ di giovedì scorso, infatti, l’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, con il quale si punta a disegnare una strategia complessiva sull’uso delle risorse idriche che possa essere valida per i prossimi 15 anni.

Il presidente Pittella, inoltre, ha parlato della necessità di superare in maniera definitiva l’Ente Irrigazione di Puglia e Basilicata, affidando il cosiddetto ‘servizio primario’ (bacini idrici e grandi adduttori) ad un soggetto “con grandi e innovative capacità tecniche” ed ha ribadito l’impegno per la costituzione di un ente strumentale (l’Egrib) ispirato al modello giuridico e istituzionale delle autority, per assicurare l’unitarietà dell’indirizzo politico e programmatico in materia di acqua.

Per l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, «le imprese dei servizi pubblici locali vivono una metamorfosi continua –che le porta ad essere, sempre più, soggetti economici che riescono a generare sul territorio effetti assai rilevanti; per questa ragione, rappresentano una carta da giocare per stringere alleanze che, progettando strumenti e maccanismi nuovi, possono garantire un futuro di sviluppo. Con Acquedotto Pugliese condividiamo le medesime esigenze in termini di gestione operativa e visione strategica, finalizzati a perseguire qualità, efficienza ed efficacia nel servizio reso agli utenti».

«Attraverso questo protocollo di intesa – ha concluso Vita – intendiamo perseguire sinergie sulle attività di tipo commerciale ed amministrativo, (fase di vendita e post vendita, Metodo Tariffario, adempimenti con l’Autorità per l’Energia, l’Acqua e il Gas); definire e implementare procedure e sistemi gestionali innovativi con particolare riferimento all’efficienza delle reti ed impianti  (ad es. ricerca e sviluppo, ricerca perdite, telecontrollo, work force management, telemisura anche multiservizio, gestione fanghi di depurazione); formare e aggiornare il personale attraverso percorsi unificati; individuare forniture strategiche (ad es. energia elettrica) per le quali procedere ad approvvigionamento congiunto; individuare e realizzare investimenti strategici in maniera coordinata; definire standard tecnici e costruttivi per le opere del servizio idrico integrato».

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