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CATANZARO – E’ prevista per dopodomani una serie di assemblee promosse dai sindacati nelle cinque sedi delle amministrazioni provinciali calabresi, per le ultime due ore di lavoro, nel corso della quale si terrà anche una conferenza stampa, e si procederà con l’occupazione delle sedi istituzionali delle stesse amministrazioni. 

«La mobilitazione unitaria sulla questione del personale dipendente delle amministrazioni provinciali – spiega una nota della Fp Cgil calabrese – infatti è sempre più urgente, viste pure le mancate risposte da parte del Governo, anche ieri a margine del sit-in dei lavoratori delle Province, alla delegazione sindacale presso il Senato. Mancate risposte che confermano non solo il pericolo dei 20 mila esuberi, ma manifestano l’assoluta indifferenza per l’imminente caos che, a causa di un riordino istituzionale non governato e dei tagli ai trasferimenti finanziari, si scatenerà a breve sui lavoratori e sui cittadini a cui mancheranno servizi garantiti»

Ma rispetto al futuro di questi lavoratori sono intervenuti i senatori del Partito democratico in Commissione Bilancio, sostenendo che «i dipendenti delle province non rischiano il licenziamento; i lavoratori posti in mobilità per i primi due anni restano impiegati nel loro attuale posto di lavoro o in altre amministrazioni. Su questo tema attorno a cui c’è grande attenzione il Pd è molto chiaro».

In ogni caso, in vista delle assemblee, la segreteria regionale della Funzione pubblica Cgil «si impegna perchè si condivida, unitariamente insieme alle altre organizzazioni sindacali, con il presidente della Giunta regionale, un documento di contrasto alle restrizioni finanziarie e occupazionali sulle province previste nella legge di stabilità».

 

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