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Aveva nel sangue una concentrazione d’alcol del 2,92%, quasi 6 volte la soglia minima prescritta dalla legge (0,5%) Pasquale Covello, uno degli uomini coinvolti nell’incidente di Cariati che lunedì è costato la vita a Filippo Valente, 52 anni di Bocchigliero. Per Covello, quindi sono scattati gli arresti: per lui l’accusa è di omicidio colposo aggravato dalla circostanza di guida in stato di ebbrezza e ora rischia una condanna dai 3 ai 10 anni di carcere. Adesso si trova piantonato dalla squadra mobile di Cosenza, nell’ospedale dell’Annunziata. Nello scontro ha infatti riportato gravi ferite, tanto che per recuperarlo dall’autovettura sono dovuti intervenire i vigili del fuoco e poi, per trasferirlo in ospedale è stato necessario l’elisoccorso.
Per Filippo Valente, invece, non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. Sulla sua auto viaggiava anche un collega di lavoro che non ha riportato ferite gravi. I due, operai Enel presso l’ufficio decentrato di Cariati, erano a bordo dell’auto di servizio, una Fiat Punto quando all’altezza del chilometro 315 della famigerata statale 106 proseguendo ad andatura ridotta, secondo testimoni che operavano nella zona hanno impattato frontalmente contro la Citroen Picasso di Covello che sembra aver invaso la corsia opposta.

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