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QUANDO ha modificato il post, ormai il fronte si era aperto. Ma l’indignazione si era allargata e in alcuni casi era diventata offesa e ingiuria. Il dibattito nato attorno a un post del consigliere provinciale Ramunno (FdI) si è trasformato in un fiume di commenti e in un rinvio di accuse e difese che ha tirato in ballo politica, associazioni, cittadini, locali e non.
Ramunno nel primo pomeriggio di ieri aveva commentato l’apparizione della drag queen Conchita Wurst – all’anagrafe Thomas Neuwirth, cantante austriaco vincitore dell’Eurovision Song Contest 2014 – nella trasmissione televisiva “L’Arena”. «Ho dovuto cambiare canale. Mia figlia vedeva Rai 1 con me ed è comparso questo essere immondo. Metà bestia, metà uomo. Gli esseri mitologici esistono». Dopo un po’ modifica i termini: «Metà uomo, metà non so cosa».
Nel fiume di commenti si inseriscono in tanti, con toni e modi diversi. Un segnale istituzionale arriva dalla consigliera di Potenza Lucia Sileo (Pd), responsabile Pari opportunità per il capoluogo, che utilizza la foto di Conchita come proprio avatar su Facebook.
Il resto è un turbine di pro e contro, rivendicazioni, critiche, politica, ma anche toni e parole volgari. Condensati in settecentosessantanove commenti. E passa.

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