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MARATEA – Visita del Cristo Redentore a pagamento. Spesso viene usata la frase: “paghi anche l’aria che respiri”. In questo caso è proprio così, un euro per sedersi ai piedi del Cristo di Maratea.

Ma arrivare al Cristo costa quanto una pizza margherita o forse di più. Tre euro per la prima ora di sosta al parcheggio, 1 euro per utilizzare la navetta e 1 euro per entrare nell’area “spirituale”.

Un euro “a cranio” tranne per i bambini in braccio è una situazione che fa sorridere, in uno spazio aperto. Però, poi, se si riflette un pò abbandonando l’idea del “tutto free” si intuisce che l’obiettivo è quello di riutilizzare le somme per tenere in ordine l’area, per fare lavori in uno dei punti più belli del sud Italia.

Il primo commento arriva da Maurizio Ariete, ex vicesindaco di Praia a Mare: «La spiritualità a Maratea si paga! Questa estate, per accedere al monte di San Biagio, che è diventato ormai un vero tesoro, bisogna effettuare tre passaggi: per prima cosa occorre lasciare la propria auto nel parcheggio denominato Madonna degli Ulivi, dove si pagano 3 euro solo per la prima ora di sosta, poi c’è la navetta a cui si accede con 1 euro a persona e, infine, a sorpresa, per il breve percorso che porta alla statua del Redentore bisogna pagare ancora 1 euro, compresi i bambini, tranne quelli portati in braccio, perchè un sistema di controllo automatico ne vieta l’accesso. Mi sono chiesto come i portatori di handicap avrebbero potuto raggiungere la statua del Redentore. Intanto nella delibera di giunta comunale del 26 maggio si legge: “…Premesso che la statua del Redentore, sul monte San Biagio, è ambita meta di turismo, anche religioso, che attrae un considerevole numero di presenze; che di recente il medesimo luogo è stato oggetto di finanziamenti tesi a renderlo sempre rispondente ed adeguato a ruolo polarizzatore, sia in ambito prettamente turistico che Spirituale… la Giunta Comunale delibera l’adozione di un sistema di controllo accessi, che possa regolamentare il transito dei visitatori…”».

«Siamo veramente sicuri – si chiede Ariete – che tutto questo possa giovare al turismo, soprattutto quello religioso?”.

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