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POTENZA – Quell’auto non doveva imboccare la rotatoria contromano. Ma quel bambino di 5 anni non doveva trovarsi sul sedile anteriore dell’altra, senza dispositivi di sicurezza che gli impedissero di colpire il parabrezza.

E’ l’ipotesi degli investigatori che si stanno occupando del caso del piccolo Donato Santarsiero, morto a Potenza mercoledì mattina nel frontale tra la Panda guidata dalla madre Cinzia e la Punto impazzita di una 23enne di Brindisi di Montagna, Marica Benedetto.
Questa mattina alle 9 e mezza di fronte al pm Antonio Natale dovranno comparire i legali di entrambe per il conferimento dell’incarico al medico legale individuato per l’autopsia sul corpo del bambino.

Esami che potrebbero svolgersi già in giornata, per riuscire a restituire la salma quanto prima all’abbraccio dei suoi familiari.

Ieri pomeriggio gli agenti della polizia municipale al comando di Salvatore Monserrati hanno fatto il punto col pm Natale e il procuratore capo Luigi Gay, che si è interessato personalmente della vicenda. Poi sono partiti gli avvisi di convocazione in Procura, col titolo del reato per cui si procede: «omicidio colposo in concorso».

La dinamica dell’incidente ormai sembra chiara: l’auto della giovane Benedetto sarebbe uscita dalla galleria che unisce viale dell’Unicef a via del Gallittello imboccando contromano la rotatoria di fronte. Mentre l’auto guidata dalla madre di Donato arrivava da sinistra. L’impatto è stato inevitabile, col bambino di 5 anni sbalzato dal sedile che sarebbe rimbalzato sull’airbag finendo per colpire con la testa il parabrezza.

A causare dell’improvvisa deviazione dell’auto guidata dalle 23enne, che è risultata negativa all’alcoltest e all’esame tossicologico, potrebbe essere stato un problema al sistema frenante della Punto.

Da qui la necessità di evitare l’impatto con un’altra auto che precedeva la Panda della famiglia Santarsiero con quella manovra. Ma su questo gli investigatori sono ancora molto prudenti, perché va considerata la velocità a cui procedeva la Punto. Ferme restando le responsabilità per le condizioni del mezzo che sono sempre a carico del proprietario/guidatore.

Altra questione la sistemazione più o meno in sicurezza del bimbo sul sedile anteriore dell’auto, dal momento che non gli ha impedito di finire sul parabrezza. Col piccolo Donato e la madre c’erano anche i due fratellini di 7 e 2 anni, seduti dietro assieme alla nonna. Tutti feriti ma soltanto in maniera lieve.

Impossibile descrivere il dolore per la famiglia Santarsiero, originaria di Vaglio, ma residente a contrada Montocchino, una piccola contrada alle porte del capoluogo. Tanto che nel giro di qualche ora in ospedale erano accorsi tutti, amici e parenti, per provare a fare forza ai sopravvissuti: la madre in primis, che ha soltanto 34 anni.

Ieri intanto si è stretta attorno a loro anche la parrocchia di Santa Cecilia, che ha deciso di disdire i festeggiamenti per l’inaugurazione delle nuove giostrine. Dopo il lutto cittadino annunciato dal sindaco di Potenza Dario De Luca per il giorno dei funerali.

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