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IN quella soffitta di via Mazzini sono nati amori e matrimoni, sono nate e finite amicizie. A via Mazzini 123 sono passati in centinaia, i professionisti di oggi, i ragazzi di ieri. Quelli che volevano cambiare il mondo attraverso la musica, quelli che semplicemente la musica l’avevano nel sangue, amavano l’odore e il rumore del vinile.

In via Mazzini 123, in una piccola soffitta sistemata dopo il terremoto del 1980, c’era la sede di Radio Londra. «Nulla a che vedere con quella della seconda guerra mondiale – spiega Giuseppe Fiorellini, uno dei soci fondatori -più che altro eravamo affascinati dalle radio libere londinesi, che eludevano le leggi della regina sul rock in modo trasmettendo su navi fuori dai confini e dalle acque territoriali».

Sono i primi anni Ottanta, precisamente è il marzo del 1982: «Con Lino Sibillano, Donato Summa e Angelo Esposito – racconta Fiorellini – accendemmo il primo trasmettitore di Radio Londra da una soffitta di via Mazzini. Con la Fiat 124 di Lino, per tutta la notte, girammo per la città e per la periferia per sentire le nostre onde che si propagavano. Questa anche per capire in quali zone il segnale arrivava e in quali no. Qualche ora dopo, chiusi nella nostra soffitta annunciammo l’inizio delle trasmissioni». Quando tutto ciò accadeva Giuseppe Fiorellini aveva appena 16 anni. E aveva già alle spalle qualche piccola ma significativa esperienza. A Tele Papi prima, grazie al suo insegnante di educazione tecnica Pasquale Pietrafesa. Poi a TP1, dove oltre alla televisione si lavorava anche in Radio Luna. Tutto prima del terremoto. «Fu nella radio diretta da Franco Stilo che mi innamorai di questo mezzo. All’epoca bastava poco, un trasmettitore e una comunicazione in questura. Solo che io ero minorenne e quindi una sera mi misi in giro alla ricerca di soci di maggiore età». Così arrivano anche Sibillaro, Summa ed Esposito. A disposizione c’è la soffitta e «io mi ero fatto costruire un trasmettitore. Poi ognuno ha iniziato a rubare i dischi dove e come poteva per portali in radio». Ognuno ci ha messo qualcosa: il lavoro, i dischi – «Raf Melissa, per esempio, riusciva ad avere dei dischi dall’America che ci invidiavano tutti ed erano ricercatissimi» – il trasmettitore, le cuffie e il microfono.

«La radio – racconta Fiorellini – non era solo le frequenze o i dischi, ma era anche un modo per condividere la passione per la musica. Ed eravamo molto ascoltati, ce ne accorgevamo il giorno dopo. Oppure ci chiamava l’ascoltatore che ci diceva: “Senti metti quel disco, però sulla puntina ci devi mettere la 50 lire, perchè sennò salta”. Era il bello del vinile, amavamo e conoscevamo ogni graffio».

A quell’epoca di radio libere non ce n’erano tante, «ma seguivano tre filoni: c’era quelle politiche (Radio L o Radio Città futura), quelle popolari (Radio Potenza centrale o Actvity) e poi c’erano quelli che trasmettevano disco dance. Noi volevamo trasmettere rock, ma non di partito, questo l’abbiamo sempre evitato. Ma eravamo in tanti, quindi capitavano anche i Pooh». Radio Londra cambia nome (e soci) tre volte: nel 1986 diventa Radio Regione Stereo, nel 1898 c’è Potenza Radio Regione con Donato Colangelo e Antonio Marte e nel 1990 nasce Rete Lucana con Mario Isoldi. Poi c’è la Legge Mammì, che trasforma completamente il mondo delle radio private, praticamente distruggendole. «Ci dovevamo strutturare in forma d’azienda, ci si imponeva di assumere. Regole che hanno favorito le grandi radio, ma noi ci siamo ricoperti di debiti. Io non ci dormivo più la notte, tra l’altro lavoravo già in Regione e non avevo più neppure il tempo.  Ho venduto le ultime frequenze nel 2000 a Radio Deejay, pensando di segnare con quel gesto la resa di più di vent’anni di lavoro e passione. I dieci anni successivi li ho impiegati per elaborare il lutto».

a.giacummo@luedi.it


Per orientarsi

RADIO Potenza stereo: emittente nata il 23 febbraio 1988

BRT  emittente di Potenza nata nel 1979 come televisione, ha un canale radiofonico, Radio Stampa Fm 102.500 che trasmette news. Nel 1988 diventa Radio Idea.

RADIO  Televisione lucana Fm 94.7 nasce nel 1975 a Potenza. Nel 1979 diventa Radio Tele Pretoria Uno, Fm 102.100 con sede in via Pretoria (di lì il nome) a Potenza. La radio chiude nella metà degli anni ’80 e cede la frequenza a Radio Italia Network. 

RADIO  città Potenza: Fm 101.500 nasce ad inizio anni ’80 a Potenza. Chiude soffocata dalle spese di gestione nel 1986.

RADIO  Pretoria uno: emittente nata il 14 febbraio 1975 per iniziativa di Francesco Solimena (futuro presidente dell’Aci), Vincenzo Montana e Tonino La Raia, ll suo primo nome fu Radio Lucana, poi cambiato in Radio Televisione Lucana con la nascita della tv. Nel 1979 il trasloco in via Pretoria e l’assunzione della denominazione di Radio Pretoria 1. L’emittente radiofonica rradiava i suoi programmi dai 102,500, fra gli speaker Rocco Sabatella, Vincenzo Rizzo, Mario Accierno. Sede dell’emittente in largo Barbelli, fra gli altri collaboratori: Tonino Dapoto, Saro Zappacosta, Rocco Rosa, Ferdinando Molterni, Mario Rosa, Augusto e Lino Viggiani, Luigi Scaglione. Molti saranno successivamente collaboratori di Rai (tg regionale) e a Mediaset (inviati del Tg5). La radio chiude i battenti a metà degli anni’80, la tv nel 1990.

1. continua

(a cura di Giuseppe Fiorellini)

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