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Dieci deputati hanno scritto al ministro degli Interni, Maroni, per chiedere sicurezza e protezione all’imprenditore Vincenzo Restuccia di Vibo, oggetto di 101 attentati che hanno provocato 2 milioni di euro di danni.
L’interrogazione è firmata da Frano Laratta, Doris Lo Moro, Nicodemo Oliverio, Cesare Marini, Maria Grazia Laganà Fortugno, Vinicio Peluffo, Amalia Schirru, Giuseppina Servodio, Luisa Bossa, Tullo Mario.
«Nello scorso mese di gennaio, l’imprenditore Vincenzo Restuccia di Vibo Valentia – si legge – , ha subito l’ennesimo attentato intimidatorio che ha danneggiato alcuni mezzi di lavoro nel suo cantiere. Il signor Restuccia è stato fatto oggetto finora di oltre 100 attentati e intimidazioni, subendo danni accertati e denunciati per oltre 2 milioni di euro. Nonostante questa seria impressionante di attentanti, l’imprenditore continua con orgoglio e coraggio a portare avanti la sua impresa, presso la quale lavorano oltre 220 dipendenti. L’uomo è forte e determinato, anche se le violente aggressioni subite cominciano a preoccupare seriamente lo stesso e soprattutto la sua famiglia. Colpito e minacciato perchè non paga il pizzo, perchè non si piega alla criminalità organizzata, Restuccia – si legge ancora – merita il più deciso sostegno da parte dello Stato e delle sue Istituzioni sul territorio. Dobbiamo sostenerlo e aiutarlo, dimostrargli vicinanza e solidarietà. Il caso Restuccia va inquadrato in un contesto, qual è quello della Provincia di Vibo Valentia, in cui le aggressioni e le intimidazioni sono praticamente a cadenza quotidiana. Ne sono colpite – si segnala – imprese piccole e grandi, mentre anche la vita ordinaria dei cittadini, delle famiglie, dei professionisti ne risente notevolmente».

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