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SAN LORENZO (RC) – Una ragazza si sente male durante la notte, ma i soccorsi arrivano solo dopo due ore, perché purtroppo, l’unica ambulanza a disposizione del Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo e dell’intero territorio grecanico, era diretta all’ospedale Riuniti di Reggio Calabria per un emergenza pediatrica. La notizia è stata resa notta dall’edizione cartacea del Quotidiano.

E’ successo domenica mattina intorno alle 4.30. La ragazza, la sera prima era rientrata presto da una festa di compleanno perché si sentiva poco bene. Alle prime ore dell’alba, il padre, notando delle luci accese, si è alzato, ed ha trovato la figlia a terra, priva di coscienza che rantolava. Con continue ed importanti crisi respiratorie, la giovane diciottenne, P. V., residente nella frazione Marina del comune laurentino, è rimasta distesa a terra in preda a quelli che apparivano degli attacchi epilettiformi con accanto il padre, il primo a soccorrerla che prontamente le ha aperto la bocca e tirato fuori la lingua per scongiurare un eventuale soffocamento. I parenti e i vicini impossibilitati a trasportarla al pronto soccorso dell’ospedale melitese, hanno capito da subito che le condizioni della giovane erano gravi.

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Il 118, fin da subito allertato, «ha comunicato che l’unica ambulanza che è a disposizione del nosocomio era impegnata e diretta a Reggio Calabria per emergenza pediatrica e che da li a poco sarebbe arrivata in supporto la guardia medica». Il medico di turno al suo arrivo, ha diagnosticato che si trattava di una serie di crisi epilettiche ed ha confermato però i dubbi dei parenti e degli amici: «La ragazza, con una saturazione bassissima e in piena crisi respiratoria non poteva essere spostata senza un’ ambulanza». Successivamente, in posizione di sicurezza, le ha somministrato del valium, che però ha solamente ritardato le crisi che si sono ripetute costantemente a distanza di 15 minuti. Il tutto nell’attesa dell’ambulanza, che alla fine è arrivata esattamente due ore dopo.

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Giunti al pronto soccorso, i medici, hanno capito subito che non si trattava di crisi epilettiche ed hanno cercato in tutti i modi di stabilizzarla prima di portarla alla Tac. Il quadro clinico necessitava di un trasferimento in rianimazione e l’unico disponibilità immediata era su Polistena, dove tutt’ora si trova ricoverata in coma farmacologico. Per velocizzare, i sanitari del pronto soccorso e del 118, consapevoli che era passato tempo, e che non c’era tempo da perdere, hanno sollecitato e ottenuto l’intervento dell’elisoccorso di Locri.

La ragazza al momento è stabilizzata e sembrerebbe rispondere alla terapia. Una storia che ci si augura finisca a buon fine e che non riporti conseguenze, dovute alla poca ossigenazione. Al Tiberio Evoli, si continua a sopravvivere. Sono troppe le emergenze che si susseguono per la mancanza di mezzi e attrezzature. Negli ultimi mesi ne abbiamo viste di tutti i colori: partorienti al Pronto soccorso; pazienti in barella per le scale perché l’ascensore non funziona; emergenze garantite da un’unica ambulanza. Una serie di situazioni andate a buon fine nell’attesa che i vertici dirigenziali si risveglino prima che succeda l’irreparabile.

 

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