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SAN CALOGERO (VV) – Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri a San Calogero con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione di una ragazza straniera. Si tratta di Nicodemo Ceravolo, di 34 anni; Domenico Ventrici (39), Michele Rosello (22) e Francesco Scuteri (42). I quattro, secondo quanto riportato in una nota ufficiale dell’Arma, avrebbero contattato la ragazza ed il suo convivente accusandoli di essere gli autori di un furto. Hanno poi sequestrato la ragazza per costringere il convivente a restituire la refurtiva. Oltre ai quattro arrestati i militari hanno deferito a piede libero per le stesse fattispecie S.P., 26enne di San Calogero, resosi irreperibile dopo l’intervento dei carabinieri. I militari ricostruiscono nella loro nota la cronologia dei fatti spiegano che «alle 18.30 circa di ieri, a San Calogero, presso gli uffici della locale Stazione Carabinieri perveniva una richiesta d’intervento da parte di un soggetto residente a San Costantino, il quale, in evidente stato di shock, riferiva che poco prima, a San Calogero, nei pressi di vicini casolari di campagna, la propria convivente, una ragazza straniera, era stata sequestrata da un numero imprecisato di soggetti armati, alcuni dei quali dallo stesso conosciuti direttamente per pregressi rapporti di lavoro». 

Immediatamente è stata avviata dai militari l’indagine grazie alla quale «in un’area isolata di campagna priva di illuminazione, nei pressi di due casolari in appezzamento di terra di proprietà ed in uso a S. P.» veniva individuato «un fuoristrada con a bordo Ceravolo, Rosello e Ventrici nonché la ragazza di cui era stato denunciato il sequestro. Nei pressi del casolare veniva altresì sorpreso a piedi e bloccato anche Scuteri». Le indagini, che comunque non sono ancora state chiuse, hanno portato alla scoperta che i quattro soggetti «unitamente a S.P. e ad ulteriori due malfattori in fase di identificazione e che, all’arrivo dei militari, riuscivano a darsi alla fuga facendo perdere le proprie tracce, nel pomeriggio della giornata precedente, dopo aver convocato la coppia di San Costantino a San Calogero con il pretesto di offrire loro un’occupazione lavorativa, conducevano gli stessi in campagna al fine di minacciarli, a dire dei denuncianti anche con l’uso di fucile ed asce, per ottenere dalla coppia la restituzione della refurtiva asportata la settimana precedente a San Costantino a seguito di furto perpetrato ai danni della sorella di uno dei quattro soggetti arrestati» ritenendo che la coppia ne fosse l’autrice. A seguito di una serie di perquisizioni estese anche alle abitazioni dei soggetti coinvolti, i carabinieri hanno trovato «diverse cartucce cal. 12, alcune delle quali esplose, nonché 2 asce». 

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