X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

POTENZA – Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e le seconde della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Torraca – Bonaventura di Potenza, al termine di un percorso didattico finalizzato a promuovere la lettura, hanno incontrato nell’Aula Magna dell’Università di Basilicata lo scrittore e regista Victor Rambaldi. Rambaldi ha raccontato la sua straordinaria esperienza in Basilicata dal 1999 al 2005 alla direzione e alla regia di uno degli spettacoli più rinomati in Europa: il cinespettacolo “La storia bandita”. La straordinarietà dell’evento è stata rimarcata dalla visione di un documentario realizzato da Rambaldi per rendere omaggio alle radici culturali della Basilicata. “Rocco e il falco” è il titolo del video che ha catturato l’attenzione dei più piccoli e non solo. «Tra le arti il cinema è il più completo per manifestare le esperienze emotive della vita – spiega Rambaldi – mio padre mi ha trasmesso il senso dell’invenzione e della creatività. Ciò che mi interessa maggiormente quando scrivo è proprio il trasferimento di valori come l’amicizia, la solidarietà, il senso del dovere». L’esercizio alla scrittura è utile, dunque, a stare insieme, a sentirsi parte integrante della società e a mostrare l’esterno il potenziale umano. Il giallo ambientato a Potenza intitolato “Un caso irrisolto” Villani edizioni, è il risultato di un progetto curato dalle insegnanti Sonia Arcieri e Annamaria Pisani con gli alunni della classe V B del Comprensivo “Torraca – Bonaventura.”
«Il volume dalla copertina rosso-blu è frutto del volontariato di studenti e docenti – sottolinea il Dirigente scolastico Pina Arlotto -A scuola si fanno molte attività ma spesso tali preziosità non sono documentate. L’incontro con Rambaldi è il segnale di una scuola attiva e il libro è il nostro contributo per la città».
Tanti «sono gli elementi del testo che hanno catturato la mia attenzione – afferma Annalisa Percoco, assessore comunale alla Ccultura e pubblica istruzione – come il riferimento al leone rampante e ad alcuni palazzi del centro che sono emblema della nostra identità. Sono convinta che esista un filo continuo che unisce tutti i soggetti che producono cultura nella nostra città. La sinergia tra scuole e istituzioni è importante per risolvere tanti problemi».
“Da qualche parte sopra l’arcobaleno ci sono i sogni che hai fatto qualche volta dopo la ninna ninna – scrivono i ragazzi. Insieme si può costruire un ponte ideale per raggiungere anche gli obiettivi più lontani”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE