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PADOVA – La Polizia di Padova, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, ha arrestato 4 calabresi, legati ad una cosca della ndrangheta, che assaltarono un noto hotel di Padova e fuggirono con un bottino dopo aver sequestrato dei clienti cinesi.

La Squadra Mobile di Padova alle prime ore dell’alba ha stretto le manette ai polsi ai quattro malviventi calabresi che, un anno fa, compirono la rapina all’hotel Mariott. A seguito dell’indagine diretta dal Pm Benedetto Roberti, il blitz ha di fatto sventato altre rapine che gli indagati erano in procinto di compiere. I provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal gip euganeo Margherita Brunello sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile padovana con la collaborazione delle Squadre Mobili di Alessandria, Crotone, Cosenza e Varese.

 

In manette sono finiti Giuseppe Mantia, pregiudicato 42enne di Mesoraca, nel crotonese; Fortunato Gagliardi, 50 anni, nativo di Lamezia Terme ma residente ad Alessandria; Cosimo Tallarico, 31enne di Castrovillari; Alessandro Vignati, 37enne di Busto Arsizio. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti si tratta dei quattro uomini che nell’aprile dello scorso anno fecero irruzione in un noto hotel padovano e, spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine, si fecero consegnare, sotto la minaccia di una pistola impugnata da Mantia, la somma in contanti di 15 mila euro da alcuni cittadini di nazionalità cinese. Le indagini hanno permesso di accertare che i cinesi erano stati adescati tramite un annuncio inserito su un giornale acquistato in Italia, stampato in caratteri cinesi, che proponeva la vendita in stock di materiale di abbigliamento e casalinghi, da parte di un venditore cinese residente nella provincia di Padova che affermava di aver cessato la propria attività. 

Contattato l’inserzionista, ai cinesi è stato dato appuntamento presso l’hotel di Padova dove però ad attenderli hanno trovato i quattro malviventi che, arma in pugno, si sono impossessati di un trolley e di un borsone all’interno dei quali, oltre agli effetti personali, era custodito il denaro contante. I rapinatori prima di allontanarsi, hanno ammanettato tre dei quattro cinesi presenti nella stanza portando via come ostaggio il cittadino cinese autore dell’inserzione il quale, all’esito dell’indagine, è poi risultato essere complice dei malviventi.

 

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