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L’aumento del carrello della spesa dello 0,8% registrato dall’Istat determina un aumento del costo della vita per una famiglia di quattro persone di 55 euro l’anno.

Lo stima l’Unione nazionale consumatori (Unc). «I prezzi delle spese di tutti i giorni, quelle non rinviabili e necessarie, il cosiddetto carrello della spesa, salgono dello 0,8%. Un aumento in sé basso, ma pericoloso in previsione dei futuri aumenti legati al Quantitative Easing», afferma il segretario dell’Unc, Massimiliano Dona.

Analizzando i dati dell’inflazione per città, quella più cara d’Italia si conferma Bolzano, che registra il maggior aumento dei prezzi (+0,5%), con un aggravio di spesa, per una famiglia da 3 componenti, di 230 euro su base annua. Seguono, come città più care, L’Aquila (88 euro) e Potenza, dove l’inflazione dello 0,2% si traduce in un aumento del costo della vita pari a 54 euro.

La palma del risparmio, invece, spetta a Bologna, dove l’abbassamento dei prezzi dell’1,1% consente ad una famiglia di 3 persone di risparmiare 419 euro su base annua, in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto Trento, con 145 euro, seguita da Cagliari, dove una famiglia di 3 persone può risparmiare 123 euro. (ANSA)

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